Il
premio nobel
Il premio nobel
Alfred Bernhard Nobel, un chimico che aveva reso possibile
l'uso della nitroglicerina e prodotto per la prima volta la
dinamite, con i soldi guadagnati da questa attività
e nel tentativo di rimettersi in ordine con la coscienza,
alla sua morte (nel 1896) lasciò l'istituzione di una
fondazione per l'assegnazione annuale di 5 premi, ci circa
170 mila corone svedesi (cifra enorme per allora), a coloro
che avessero reso «i maggiori servizi all'umanità»:
nel campo scientifico, delle lettere, della pace tra i popoli.
Da allora l'entità della somma fu aggiornata al livello
del valore reale della moneta. Il premio, gestito dall'Accademia
Reale svedese, e conferito con cerimonia ufficiale ogni 10
dicembre (per l'anniversario della morte di Nobel) a Stoccolma,
è diventato il premio più famoso del XX secolo,
anche in campo letterario oltre che scientifico. E se in campo
scientifico è diventato una specie di indicatore del
livello scientifico e tecnologico delle varie nazioni, in
campo letterario (e il premio 'per la pace') più che
premiare i valori - cosa non oggettiva e dunque altamente
opinabile -, ha provveduto a indicare aree geografiche e 'problemi'
internazionali di carattere rilevante. Il premio, dal suo
carattere eurocentrico, si è sforzato sempre più
di assumere un carattere 'internazionale', anche se saldamente
'occidentale'.
Ricevere il nobel è un fattore di prestigio, sia per
l'autore che lo riceve, che incassa tra l'altro una notevole
cifra, sia per la nazione cui l'autore appartiene o dichiara
di appartenere. Ciò non fa che aumentare l'opinabilità
di scelte e la realtà delle lotte politiche e di 'prestigio'
che stanno dietro l'assegnazione del premio. Così l'assegnazione
del nobel 'per la letteratura' a Winston Churchill, o le polemiche
con l'assegnazione del premio a scrittori russi dissidenti
rispetto al potere del loro paese (Pasternak, Solzenicyn che
non ritirarono il premio), mentre altri (Sartre) per ragioni
ideologiche lo rifiutarono ecc.
I nobel per la letteratura
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