Storia della letteratura europea - Torna in homepageHarry Martinson


Harry Martinson

Harry Martinson nacque a Jämshög [Blekinge] nel 1904 (morì a Stoccolma nel 1978), ebbe una infanzia poverissima e una adolescenza segnata dal duro lavoro agricolo e marinaro. Un riflesso di queste esperienze può essere rilevato nel vitalismo che è una nota caratteristica della sua produzione lirica: Nomade (1931), Natura (1934). Una posizione ideologica caratteristica di Martinson è rappresentata dalla polemica contro il mondo moderno, dominato dai miti tecnologici e dissacratore dei fondamentali valori naturali. In questa direzione l'opera più importante è il poema Aniara (1956) storia di uno sfortunato viaggio dell'umanità a bordo di una astronave. Tra le raccolte di racconti spicca Le ortiche fioriscono (1935). Il più importante dei suoi libri di viaggi è Viaggi senza meta (1949). Martinson, che nel 1974 ha avuto il nobel (motivazione: "for writings that catch the dewdrop and reflect the cosmos"), è noto anche per certe sue sintetiche prose che rappresentano il suggestivo paesaggio nordico in toni che deliberatamente respingono il facile idillio.


Svezia (1939-1989)

© Antenati - 1994-1997

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