Bjørnstjerne
Bjørnson
Bjørnstjerne Bjørnson
Nato
a Kvikne [Østerdal] nel 1832, fu lui a dirigere dopo Ibsen
il Teatro Nazionale di Bergen (1857) e poi quello di Cristiania
(1865-1867). Qui fu redattore dell'«Aftenblad» e partecipò
alle lotte politiche assumendo posizioni radicali, anti- monarchiche
e anti-svedesi. Nel 1903 ebbe il nobel
per la letteratura. Morì nel 1910 a Paris.
Bjørnson è stato il più
importante drammaturgo norvegese dopo Ibsen. Nel 1856 è
il primo suo dramma in versi, Fra le battaglie , cui seguì
Hulda la zoppa (1857), tentativo di far rivivere le an tiche saghe
nordiche in chiave moderna. Intorno al 1860-1862 sono il dramma
storico Re Sverre e la trilogia Sigurt il violento . Sono anche
gli anni del soggiorno a Roma e della svolta, all'interno della
sua drammaturgia. Attento ai problemi dibattuti dal realismo e
dal teatro di Augier, Dumas e Sardou, pose al centro della sua
opera i temi legati al positi vismo, alla scienza e al progresso.
La produzione di questo pe riodo comprende i drammi borghesi Fallimento
(1875), Il re (1877), Il nuovo sistema (1878): sono testi a volte
appe santiti dalla polemica contingente e dalla funzione forzatamente
sim boli ca delle figure.
Del 1883 è il suo dramma migliore,
Al di là delle forze umane (prima parte) in cui combattè
l'«esigenza dell'impossibile» pro pria del cristianesimo. La seconda
parte (1895) affronta il rapporto tra lavoratore e imprenditore.
Di poco precedente la morte è un'altra tra le sue cose
migliori, la commedia Quando fiorisce il vino nuovo (1909).
Tra le opere di narrativa di Bjørnson,
sono interessanti i racconti La fattoria del sole (1857), Un ragazzo
allegro (1860), La figlia del pescatore (1868). Bjørnson
porta qui in primo piano problematiche morali. Da ricordare anche
Poesie e canti (1870), antologia di ballate folk e di canti. Tra
essi c'è Sì, noi amiamo questo paese (1859) che
divenne l'inno na zionale norvegese.
Bjørnson fu, rispetto a Ibsen, più
orientato verso la concreta realtà politica e storica del
suo paese. Mentre quello ibseniano è un tormentato psicologismo,
in Bjørnson è un fondamentale atteggiamento etico,
di matrice religiosa.
La motivazione del premio nobel: "as a tribute
to his noble, magnificent and versatile poetry, which has always
been distinguished by both the freshness of its inspiration and
the rare purity of its spirit"
Norvegia (1850-1890)
© Antenati - 1994-1997
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