Elias
Canetti
Elias Canetti
Nato
a Ruscuk [Bulgaria] nel 1905 in una famiglia di ebrei sefarditi,
si stabilì con la famiglia a Manchester nel 1911: l'anno
successivo morì il padre, fu a Vienna nel 1913 e poi a
Zurigo dal 1916, a Francoforte dal 1921 e a Vienna dal 1924. Laureato
in chimica, nel 1938 lasciò Vienna per stabilirsi a London.
Nel 1981 ebbe il nobel: "for
writings marked by a broad outlook, a wealth of ideas and artistic
power".
Nel 1932 pubblicò una commedia violentemente caricaturale,
Nozze (Hochzeit) in cui il crollo finale di una casa d'affitto
travolge tutti gli inquilini, grottesche figure smodatamente avide
di denaro e di sesso. Nel 1935 esce il suo primo e unico romanzo,
scritto diversi anni prima: L'accecamento
(Die Blendung; è stato pubblicato in Italia con il titolo
approvato dall'autore di "Auto da fé"): il professor Kien,
uomo "tutto testa e niente corpo", l'intellettuale che vive di
libri, ossessionato fin dall'infanzia dal desiderio di leggere
"tutto", di sapere "tutto", muore nel rogo immane dei suoi centomila
volumi. "L'accecamento" doveva essere il primo di un ciclo di
sette romanzi (la "Commedia umana dei folli"), ognuno dei quali
imperniato sulla figura di un monomaniaco: oltre all'Uomo dei
Libri, lo Scialacquatore, il Collezionista, il Nemico della Morte
ecc.
A London passò vent'anni attorno alla ricerca su Massa
e potere (Masse und Macht) che uscirà solo nel 1960.
Usciranno poi la sua bellissima autobiografia e un paio di commedie.
Le commedie di Canetti sono state pubblicate nel 1952: la Commedia
della vanità (Komödie der Eitelkeit) su una
città in cui sono proibiti gli specchi, e Le
vite a scadenza (Die Befristeten) su una società
in cui ogni uomo conosce dalla nascita il momento della propria
morte. Saggi sono: Potere e sopravvivenza
(Macht und Ueberleben, 1972), e La coscienza
delle parole (Das Gewissen der Worte, 1975); raccolti di
aforismi sono La provincia dell'uomo
(Die Provinz des Menschen, 1973), seguito da un secondo volume,
meno efficace, dal titolo Il cuore segreto
dell'orologio . Nel 1992 è stato pubblicato un estratto
di aforismi tratti dai due volumi, con il titolo La
tortura delle mosche. Il titolo di quest'ultima raccolta
deriva da una delle 'storie' riportate, il racconto di una donna
che ricorda come «una delle mie piccole compagne di dormitorio
era diventata maestra nell'arte di acchiappare le mosche. Pazienti
studi [...] le avevano permesso di individuare il punto esatto
dove bisognava far passare l'ago per infilzarle senza che morissero.
Così si faceva delle collane di mosche vive [...]». Di
qui l'indicazione, la volontà che gli appunti di Canetti
siano per il lettore come una collana di mosche vive, che diano
il brivido del «contatto sulla pelle di tutte quelle zampette
disperate e di quelle ali frementi». Tra i tanti aforismi presenti
nella raccolta, questo: «La disgrazia della morale: il fatto che
sa tutto al meglio e che per questo non 'apprende' nulla».
Della splendida autobiografia sono usciti: La
lingua salvata (Die gerettete Zunge, 1977); La
fiaccola dell'orecchio (Die Fackel im Ohr, 1980: nel titolo
italiano è Il frutto del fuoco : «Die Fackel» era il nome
della rivista di Karl Kraus), Il gioco degli
occhi (Das Augenspiel, 1985).
In italiano sono usciti anche: La coscienza delle parole. Saggi.
Adelphi Milano 1984; Le voci di Marrakech. Note di un viaggio.
Adelphi Milano 1983; Un regno di matite. Appunti 1992-1993, Adelphi
Milano 2003.
Bibliografia: Elias Canetti
Hochzeit (1932)
Die Blendung (1935)
Komödie der Eitelkeit (1952)
Die Befristeten (1952)
Masse und Macht (1962)
Macht und Ueberleben (1972)
Die Provinz des Menschen (1973)
Das Gewissen der Worte (1975)
Die gerettete Zunge (1977)
Die Fackel im Ohr (1980)
Das Augenspiel (1985)
-Il cuore segreto dell'orologio
-La tortura delle mosche (1992)
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