Storia della letteratura europea - Torna in homepageErik Axel Karlfeldt


Erik Axel Karlfeldt

Erik Axel Karlfeldt nacque a Karlbo [Dalecarlia] nel 1864 (morì a Stoccolma nel 1931). Specialista di letteratura barocchista, direttore della biblioteca di Stoccolma, fu dal 1912 segretario dell'Accademia di Svezia che, subito dopo la morte, gli assegnò il premio nobel da lui rifiutato nel 1918 in quanto membro dell'Accademia. Tra le principali raccolte liriche si ricordano: Canzoni della landa e d'amore (1895), Canzoni di Fridolin (1901), Flora e Pomona (1906), Flora e Bellona (1918), Corno autunnale (1927). Nelle sue liriche è il gusto per stilemi, schemi metrici e ritmici del passato, che acquistano per lui la funzione di oggettivare impulsi sentimentali, nostalgie per la natura e la vita agreste, richiami sensuali e popolareschi. E' una insistita fi nezza e destrezza del mestiere poetico più tradizionale che lo apparenta all'estetismo europeo della fine del secolo. Ma si tratta di un estetismo legato a esperienze culturali: Karlfeldt si definì uno «sradicato», che configurava insoddisfazioni e inquietudini nelle immagini e nelle forme poetiche di un passato dichiarato ormai inaccessibile: è un modello psicologico di artista frequente in quegli anni.

Le motivazioni del premio nobel: "The poetry of Erik Axel Karlfeldt".


Svezia 1890-1917

[1997]

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