Imre Kertész
Nato
a Budapest nel 1929, Kertész è stato deportato
nel 1944 ad Auschwitz e liberato a Buchenwald nel 1945.
Tornò in Ungheria nel '48 dove lavorò come
giornalista in un quotidiano di Budapest fino al '51, quando
il giornale è diventato organo del partito comunista
e lui è stato licenziato. Traduttore di Freud, Nietzsche,
Canetti, Wittgeinstein e altri, ha scritto opere teatrali
per finanziare la propria carriera di scrittore indipendente.
Nel suo primo romanzo, Sorstalansag del '75 (Essere senza
destino, pubblicato in Italia da Feltrinelli) racconta la
storia di un giovane che viene arrestato e deportato nei
campi di concentramento, dove si adatta e sopravvive. Il
libro si serve di una strategia di alienazione che permette
di considerare la realtà del campo come un fatto
del tutto naturale, in cui vittime e carnefici sono presi
da una serie di problemi pratici da risolvere, che impediscono
qualsiasi riflessione su questioni più vaste e profonde.
Da qui la convinzione del protagonista che vivere vuol dire
adattarsi. La facoltà di adeguarsi del prigioniero
ad Auschwitz è un'espressione dello stesso conformismo
di quello che regola il nostro quotidiano e la nostra vita
sociale. Impiegò dieci anni a scivere questo romanzo e per
molto tempo nessuno glielo pubblicò. E quando, nel
1975, apparve in Ungheria venne totalmente ignorato e l'autore
messo al bando. Dovette attendere il crollo del Muro per
vedere riconosciuta la sua opera, in patria e all'estero.
Tra gli altri suoi romanzi Fiasco, dell'88, considerato
il secondo volume di una trilogia che inizia con Essere
senza destino e prosegue con Kaddish for a child not
born (1990), The pathfinder (1977) e The English
flag (1991). A szamuzott nyelv (La lingua espatriata)
del 2001.
I suoi libri tornano sempre sull'avvenimento che ha segnato
profondamente la sua vita: la detenzione a Auschwitz. Per
Kertész, Auschwitz non è un'eccezione come
un corpo estraneo alla storia normale del mondo occidentale,
ma piuttosto l'illustrazione dell'ultima verità sul
degrado dell'uomo nella vita moderna. Nel 2002 ha avuto
il premio nobel per
la letteratura.
Letture
Contesto
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