Wislawa
Szymborska è nata a Kórnik [Poznan] nel 1923. Le
sue prime raccolte poetiche sono influenzate dal realismo socialista
che dominava la letteratura polacca in quegli anni: Per questo
viviamo (1952), Domande rivolte a sé stessa (1954). Toni
di maggiore interiorità e di accentuata meditazione sui
problemi esistenziali della sua generazione appaiono nelle successive
raccolte, dove i versi semplici, a volte ironici a volte malinconici,
aprono un inquieto mondo interiore: Richiamo allo Yeti (1957),
Sale (1962), Ogni evenienza (1972), Grande numero (1972).
Nel 1996 ha ricevuto il nobel
per la letteratura, con questa motivazione: "for poetry that
with ironic precision allows the historical and biological context
to come to light in fragments of human reality".