Shemel
Josef Agnon
Shemel Josef Agnon
Shemel
Josef Agnon, nato a Buczacz [Ucraina] nel 1888 (morto a Rehovoth
[Tel Aviv] nel 1970, cresciuto in ambiente tradizionalista emigrò
nel 1907 a Giaffa [Palestina] dove pubblicò il primo romanzo,
Le mogli abbandonate (1908), e E il torto diventerà diritto
(1912). Nel 1913 si recò per studio in Germania, rimase
trattenuto causa la guerra, vi rimase 11 anni collaborando con
Martin Buber. Nel 1924 si stabilì a Gerusalemme dove rimase
fino alla morte. Nel 1966 ha avuto il nobel
("for his profoundly characteristic narrative art with motifs
from the life of the Jewish people").
La sua vasta produzione comprende romanzi
come La dote della sposa (1931) di ambiente galiziano, Ieri e
avant'ieri (1945) di ambiente palestinese. Ha scritto decine di
racconti, tra cui Un cane randagio la sua cosa migliore (incluso
in "Ieri e avant'ieri"). Saggi, raccolte di leggende, parabole.
Postumo il romanzo Shirah (1970). Ha scritto racconti realistici,
ma anche onirici e quasi kafkiani, alternati negli stessi racconti,
con una continua opera di creazione linguistica che attinge dalla
bibbia e dalla produzione rabbinica.
Ebraismo tra le due guerre
[1997]
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