Lo Schelmenroman
Nascita, evoluzione e contesto storico - culturale
Prima di affrontare direttamente lopera di Hilsenrath
sarà esaminato il genere letterario noto come novela
picaresca o Schelmenroman cui lo scrittore, con
grande arguzia, si è riallacciato per realizzare un romanzo
sullOlocausto del tutto insolito e controcorrente.
La novela picaresca nasce in Spagna nel periodo
definito Siglo de oro, che va dal 1519 al 1659, in
seguito allunione dei regni dAragona e Castiglia
per volere di Ferdinando II ed Isabella I. Ancor prima di
questa fusione territoriale, si era animato negli spagnoli
il desiderio di creare una propria identità nazionale. Essa,
però, poteva realizzarsi solamente con la definitiva eliminazione
dellinflusso negativo di ogni infedele (arabi ed ebrei).
Già dal 1490 lInquisizione aveva infatti iniziato
a perseguitare i conversos: non cristiani convertitosi
al cristianesimo per cercare di sfuggire alle persecuzioni.
Grazie alla Riconquista, nel 1492 caduto il Regno
di Granada, ultimo punto dappoggio degli arabi sulla
penisola iberica, la Spagna riuscì a rimuovere definitivamente
il dominio arabo.
Contrariamente a quello che il nome potrebbe far credere,
il secolo doro fu un periodo particolarmente duro,
soprattutto per la piccola aristocrazia, che dopo aver combattuto
per la Reconquista, si ritrova senza unoccupazione.
La piccola nobiltà inizia così a impoverirsi, perdendo anche
prestigio sociale che cerca di compensare con un esagerato
senso donore, il cosiddetto Hidalgismo, che
richiamava un mito divenuto illusorio. Anche per il clero
la situazione non è di certo favorevole, visto che viene
privato dei benefici che solo laristocrazia era in
grado di procurargli. Sempre più persone vengono socialmente
degradate. Fra i ceti più poveri molti iniziano a seguire
una vita parassitaria o unesistenza picaresca, soprattutto
nelle grandi città come Madrid e Siviglia, dove i più si
recano per cercare fortuna, ma non trovando unoccupazione,
si fingono invalidi e, seduti davanti alle chiese, elemosinano
un pezzo di pane dai passanti.
[1]
Questo malessere generale porta alla nascita del Lazarillo
de Tormes (1554), che non solo dà inizio alla novela
picaresca, ma anche al romanzo moderno. Successivamente
si avranno altri prestigiosi esempi di questo nuovo genere
letterario, che vede come protagonista assoluto il picaro,
un birbante che racconta fandonie e vive ai margini della
società civile e che, con la sua vita scapestrata, si burla
del mondo e dei personaggi che lo rappresentano.
Dalla penisola Iberica la novela picaresca si diffonde
successivamente in altri paesi europei, come Germania, Francia
ed Inghilterra, adeguandosi ai gusti locali.
Il romanzo picaresco si sviluppa in Germania in un periodo
molto particolare della storia politico-religiosa del Paese.
Tra il XVI ed il XVII secolo, il popolo tedesco subisce
un duro colpo a causa dello scisma religioso. Laccesa
disputa sulla salvezza dellanima arresta il processo
di tolleranza degli Umanisti e della loro filosofia di vita,
volta a unesistenza principalmente terrena. Il senso
di caducità della vita umana, che la Chiesa cerca di inculcare
nelle menti dei fedeli, è ulteriormente intensificato dalla
Guerra dei TrentAnni. Durante questo doloroso periodo
della storia tedesca, gli uomini non muoiono solamente in
combattimento, ma anche a causa della miseria, della fame,
delle epidemie e dei saccheggi provocati dai soldati, che
distruggono città e campi, massacrano uomini e bestie, violentano
donne e rubano tutto quello che trovano. In questo terribile
scenario, che per trentanni ossessionò il popolo teutonico,
compaiono i primi romanzi picareschi: rivisitazioni di quelli
spagnoli, oppure nuove creazioni tutte tedesche che, come
il ciclo Simpliciano di Johann Jakob von Grimmelshausen,
hanno come sfondo la devastante e dolorosa Guerra dei TrentAnni. [2]
Per quanto riguarda lintroduzione del romanzo picaresco
nella letteratura francese bisogna risalire al 1598, quando
Enrico IV, primo re della dinastia Borbonica, stipula la
pace di Vervins con la Spagna, assumendo il credo cattolico
come religione di stato. Da questo contatto ispano-francese
sopraggiunge anche un interscambio culturale e nel 1560
viene pubblicata la prima traduzione del Lazarillo de
Tormes. In Francia la rielaborazione del romanzo picaresco
spagnolo ha però una partenza completamente diversa da quella
tedesca, poiché la letteratura francese ha dei precedenti
simili al Lazarillo che risalgono ad un periodo anteriore
alla pubblicazione di questultimo. Si tratta di Gargantua
et Pantagruel (1532-1562) di François Rabelais:
In Frankreich liegen die
Dinge anders, vor allem weil François Rabelais mit Gargantua
et Pantagruel (1532-1562) noch vor der Veröffentlichung
des Lazarillo de Tormes und seiner ersten französischen
Übersetzung 1560 ein an die karnevaleske Lachkultur, anschließenden
Erzählwerk zu verfassen begonnnen hatte, in dem mit Panurge
eine dem Schelm in vielerlei Hinsicht verwandte Gestallt vorgestellt
wurde. [3]
La differenza sostanziale della ricezione della novela
picaresca in Francia e in Germania è dovuta al clima
politico dei due Paesi.
Entscheidend für die Ableitung dieses Roman von
der novela picaresca und die damit einsetzende Veränderung
der ursprünglichen Erzählkonzepts ist, daß es in Frankreich
anders als in den vom Dreißigjährige Krieg verwüsteten
deutschen Landen schon zu Molières Lebezeiten eine
Lesepublikum gab, das mit dem sozialen Außenseitertum des
Picaro vergleichsweise wenig anfangen, dafür aber das Sittengemälde,
das der Schelmenroman bot, bei entsprechender Einfärbung
auf die eigenen frühbürgerlichen Gesellschaftsverhältnisse
beziehen konnte.
[4]
Le diverse realtà sopra descritte hanno invero un aspetto
fondamentale che le accomuna. Il romanzo picaresco è un
genere letterario che esprime unopposizione radicale
allo sfruttamento dei più deboli e questo lo rende facilmente
apprezzabile in qualsiasi società di qualsiasi epoca: nella
Spagna del 500-600, nella Germania del 700,
come in quella del XX secolo. Lo Schelmenroman è
infatti considerato una specie di clandestino
della letteratura mondiale che, in alcuni momenti, quando
si presentano delle condizioni del tutto particolari, può
emergere in superficie. Esso scompare e riappare trasformato
secondo i tempi e le condizioni sociali.
Der Schelmenroman, tradiert
über Jahrhunderte, modifiziert durch die Zeit, Nationalität
usw., entsteht nicht nur, wie eben gezeigt wurde, in einer
Kapitalistischen ganzes Leben lang in dem Wissen, daß er im
Grunde gegen eine unkorrigierbare Gesellschaft antritt und
stellvertretend eine privat-individuelle Fehde gegen die normale
und normierte Gesellschaft führt. Weil er weiß, daß sein Kampf
ein Anrennen gegen Windmühlenflügel und ohne Sinn ist, obendrein
nicht zum erwünschten Erfolg führen wird, die bestehende Ordnung
zu zerstören bleibt er Außenseiter und seinen Überzeugungen
treu. [...] Dieses Streben des Pikaros nach physischer und
psychischer Ungebundheit und Freiheit ist eine grundlegende
Kostante im Existenzkampf des pikaresken Außenseiter. Sie
bestimmt die gleichen Strategie und Elementen des Agierens
und Reagierens obwohl die sozialen, politischen und ideologischen
Grundlagen der verschiedenen Gesellschaften national-historisch
geprägt Eigenheiten aufweisen. [...] Weiterhin scheint es
so daß der Schelm aufgrund seines Außenseitertum, das sich
in Ideologiefeindlichkeit und Unabhängigkeit manifestiert,
nur in Epochen erscheint, die durch ein akutes Krisenbewußtsein
gekennzeichnet und, in denen eine Haltung der Skeptizismus
spürbar ist. [...] Weil der Autor weiß, daß sein pikaresker
Protagonist seine subjektiv- individuelle Unabhängigkeit aufgeben
müßte, wenn er sich ideologisch engagierte, ist der Schriftsteller
zufrieden, wenn er durch die schelmische Existenz seines Helden
die bitter komische Diskrepanz zwischen hohlem Machanspruch
und trüber Wirklichkeit aufdeckt.
[5]
Il genere picaresco occupa una parte significativa delle
letterature tedesca e svizzera degli anni 50-60-70.
Le produzioni di questi anni schiudono nuove possibilità
narrative, superando in qualche modo i limiti dello Schelmenroman.
Dopo lascesa al potere di Hitler, il rogo dei libri
da parte dei nazionalsocialisti del 10 maggio 1933, la messa
al bando degli ebrei e la persecuzione anche di autori ariani,
il cui pensiero politico non era ammissibile per lo stato
nazista, lo Schelm non può più trovare dimora entro
i confini della nazione tedesca. Durante questo periodo
e fin dopo la fine della II Guerra Mondiale, non vengono
più pubblicati romanzi picareschi. Il motivo è molto chiaro:
essendo lo Schelmenroman un romanzo di critica sociale
era impensabile criticare lo stato nazista senza rischiare
la vita. Subito dopo la guerra e con la fine della dittatura
nazionalsocialista, lo Schelm torna finalmente in
Germania.
La figura del picaro prima del 1945, a partire dalla sua
nascita in Spagna, ha subito numerosi cambiamenti:
[
] in die pikaresken Romanen bis 1945 auftritt
vorwiegend der unfreiwillige Schelm, der als Opfer der Gesellschaft
in die schelmische Existenz gedrängt wird. In den frühen
Werken hängt davon sein Überleben ab, in den späteren kann
er nur durch diesen Schritt eine persönliche Freiheit bewahren.
Wenn der Schelm sich jedoch einmal an seine ungebundene
Freiheit an die Entbindung von allen konventionellen Verpflichtung
gewöhnt hat, kann er Gefallen an seinem Außenseiterdasein
finden und sich aus freiem Willen für eine fortgesetzte
Existenz am Rande der Gesellschaft und außerhalb der etablierten
Ordnung entschieden. Es versteht sich, daß die modernen
deutschen Schriftsteller andere Ausdruckbedürfnisse haben
als ihre spanischen und deutschen Vorgänger. Sie werden
deshalb die überlieferte Form wesentlichen Punkten ihren
neuen Intentionen anpassen und dem modernen Schelm neue
Funktionen zuteilen, so daß neue Eigenschaften an ihnen
hervortreten, denen in den folgenden Einzeluntersuchungen
deutscher Schelmenromane nach 1945 nachgegangen werden soll. [6]
Lo Schelm tedesco moderno viene inserito nella
tradizione delle figure picaresche tramandate, esso è inoltre
un ulteriore sviluppo del picaro tradizionale.
La Germania del dopoguerra, dopo dodici anni di dittatura
nazionalsocialista, vive una situazione terribile: case
e edifici completamente distrutti, milioni di senza tetto
e senza patria, soldati che ritornano e non trovano più
né beni né affetti, mancanza cronica di viveri e beni duso
comune, che portano allinevitabile fioritura del mercato
nero. Queste condizioni influiscono negativamente sulla
vita personale di ogni singolo tedesco in modo così determinante,
come mai prima della Guerra dei TrentAnni si era potuto
osservare. La Guerra dei TrentAnni aveva originato
il primo grande Schelm tedesco: Simplicio; la guerra
mondiale determina la nascita di nuovi picari, tra i più
famosi, non bisogna dimenticare Oskar Matzerath di Günter
Grass. I primi Schelm della letteratura tedesca del
secondo dopoguerra non trovano però facilmente dei successori,
poiché molti scrittori tedeschi non ritengono lo Schelmenroman
uno strumento adeguato ai loro scopi letterati. Essi credono
che lurlo del ferito o del morente al fronte o sotto
le macerie non sia adeguato a nessun tipo di verso o rima,
che lorrore dei massacri e dei bombardamenti non possano
più trovare un mezzo artistico idoneo a rappresentarlo.
Alfred Andersch esprime esplicitamente questa sensazione
di Sprachlosigkeit degli scrittori del
secondo dopoguerra:
"Hingehn sollen die heroisch verstimmten einsamen
Dichter und lernen, wie man einen Schuh macht, einen Fisch
fängt und ein Dach dichtet, denn ihr ganzes Getue ist Geschwätz,
qualvoll, blutig verzweifelt, ist Geschwätz... vor den wahren
Vokabeln der Welt. [...] uns bleibt allein die Heroische
Tat, die Abenteuertat: Unser einsames Schweigen. Denn für
das grandiose Gebrüll dieser Welt und für ihre höllische
Stille fehlen uns die armseligsten Vokabeln. Alles, was
wir tun können, ist: Addieren, die Summe versammeln, erzählen,
notieren. [7]
E' vero che dopo lOlocausto non è più possibile
fare poesia e quindi comporre opere letterarie? Bisogna
prendere questa affermazione alla lettera, oppure interpretarla
come segno di una nuova tendenza, che mette in luce la necessità
di un radicale ripensamento in ambito letterario? È chiaro
che molti autori non danno peso alle parole di Andersch
e quindi, partendo proprio dalla terribile esperienza bellica
e dei campi di concentramento nazisti, riescono ad esprimere
il proprio disagio attraverso il messaggio letterario. James
E. Young si oppone allaffermazione di Andersch prendendo
però le mosse da una citazione di Alvin Rosenfeld, tratta
da uno scritto intitolato: A double dying: Reflections
on Holocaust literature, nel quale lautore sostiene:
[...] there are no metaphors for Auschwitz, just
as Auschwitz is not a metaphor for anything else. [8]
Young in Beschreiben des Holocaust controbatte:
Auschwitz aus jeglicher Metaphorik zu verbannen hieße
im Grunde, es gänzlich aus der Sprache zu verbannen. [...]
Wollte man die Metaphorisierung von Auschwitz verbieten, so
hieße dies bei nüchterner Betrachtung nichts anderes, als
die Ereignisse gänzlich jenseits von Sprache und Bedeutung
anzusiedeln. Das liefe auf eine Mystifizierung des Holocaust
hinaus, und damit würde im nachhinein genau das erreicht werden,
was die Nazis mit der metaphorischen Mystifizierung der Ereignisse,
die sie selbst häufig praktizierten, erreichen wollten. [9]
Una lingua senza metafore è possibile solamente nella
documentazione storica e quindi nella nuda enumerazione
dei fatti e Young dimostra che molti autori per rappresentare
le loro esperienze personali si riallacciano a metafore
tradizionali: in questo caso giocano un ruolo fondamentale
quelle legate ad esempi biblici come lesodo o la figura
di Giobbe.
Gli scrittori del dopoguerra si riallacciano alle tradizioni
letterarie vigenti prima del 1933. Lo scopo degli intellettuali
è di evitare una ricaduta in un regime totalitario come
quello nazionalsocialista. Per questo motivo essi propagandano
una rinascita spirituale e lassoluto, radicale nuovo
inizio (Stunde Null). Essi sperano che, dopo tanta
distruzione e turbamento spirituale, scaturisca la mistica
rinascita di un uomo nuovo. Nuovo inizio significa anche
nuova struttura sociale, che assicuri e realizzi i desideri
dellindividuo e la sua libertà anche nel sociale.
Per tale ragione la letteratura deve rappresentare solo
eroi positivi, che agiscano in modo da rendere possibile
la realizzazione di questo Neue Anfang,
sia politico sia sociale. Il picaro non è in grado, secondo
questa nuova tendenza letteraria, di realizzare un compito
così arduo, perché è risaputo che egli è un anti-eroe, un
Außenseiter, privo di buone qualità.
Lo Schelmenroman torna come nuova, rinnovata possibilità
letteraria, quando sfumano le speranze di un Nuovo
Inizio. Nel momento in cui gli intellettuali si rendono
conto che gli sviluppi politici, economici e sociali della
Repubblica Federale Tedesca non corrispondono più a quelli
da loro ipotizzati, si apre la strada allo Schelm.
La speranza di un nuovo inizio lascia il posto al dubbio,
allo scetticismo, al pessimismo e alla rassegnazione. Gli
scrittori si pongono di fronte allo stato e alla società
con particolare atteggiamento critico. Lo Schelmenroman
sinserisce in questo contesto come il mezzo espressivo
più appropriato, poiché è in grado di svelare il disagio
del letterato. Attraverso luso della satira, talvolta
molto pungente, lo scrittore può criticare apertamente e
liberamente la società senza temere il giudizio altrui,
perché il picaro è la maschera che lo protegge da qualsiasi
attacco esterno. Anche gli scrittori del secondo dopoguerra,
come i loro predecessori, creano i loro testi proprio in
base a questa opposizione critica. Il genere letterario
dello Schelmenroman offre loro la possibilità di
delineare, con intenzione satirico-grottesca, il mondo come
ostile oppositore dello Schelm. Gli scrittori più
giovani tendono ad estraniarsi dalla società che li circonda,
diventano Außenseitern e scelgono la figura che meglio
li rappresenta, lo Schelm, come protagonista delle
loro opere.
"Die Figur des Schelms erfüllt wieder einmal die
Ausdruck- und Rezeptionsbedürfnisse einer Epoche, weil sie
Autoren und Lesern die Möglichkeit der Identifikation bietet.
Während die Mehrheit der Bundesbürger die Phase des ökonomischen
Wiederaufbau, der innenpolitischen Konsolidierung und der
außenpolitischen Akkreditierung ihres Landes mit Stolz und
Genugtuung erfüllte, richteten die enttäuschten und disillusionierten
Literaten ihr Darstellungsinteresse darauf, »Aus der Perspektive
eines Außenseiter das Bild einer inhuman gewordenen, korrupten,
dem Subjekt entfremdeten, als buntes Chaos erlebten Welt
zu entwerfen« (Jürgen Jacobs). Die Enttäuschung vieler Schriftsteller
über die politische, soziale und wirtschaftliche Entwicklung
in der Bundesrepublik der 50er und 60er Jahre findet ihren
Niederschlag in der Produktion einer großen Zahl Schelmemromane.
[...] Die autobiographische Erzählform, die moralische Fragwürdigkeit
und Durchtriebenheit des Helden, seine Außenseiterschaft,
die eine parasitäre und oft auch kriminelle Existenz am
Rande der Gesellschaft zu Folge hat, lassen es zu, die Texte
dieser Autoren mit der pikaresken Gattung in Verbindung
zu bringen. Die Affinität zum schelmischen Helden ist kein
Zufall, die Schriftsteller rücken ihre Romane bewußt in
die Nähe der pikaresken Erzähltradition. [10]
I romanzi Felix Krull di Thomas Mann e Die Blechtrommel
di Günter Grass [11] manifestano chiaramente questa
nuova tendenza letteraria. Bisogna precisare che questi
due romanzi, pur contenendo molte delle caratteristiche
del romanzo picaresco, sono più una caricatura di un Bildungs-
o Entwicklungsroman, piuttosto che un vero e proprio
Schelmenroman:
"Manns Bemerkung der Felix Krull habe sich
im Laufe der Jahre »zu einem vieles aufnehmenden humoristisch-parodistischen
Bildungsroman ausgewachsen«, unter Günter Grass Erläuterung,
die Blechtrommel befinde sich in einem ironisch-
distanzierten Verhältnis zum deutschem Bildungsroman abzielen.
Jürgen Jakobs formuliert in diesem Zusammenhang: »vor diesem
Hintergrung konnte aus dem Helden des Bildungsromans eine
Außerhalb der etablierten Ordnung stehende pikarische Figur
werden, die Darstellung der Gesellschaft nahm satirische
Züge an, [...].«
[12]
Si può certamente affermare che leroe picaresco
del XX secolo svolge una funzione sostitutiva: come surrogato
del suo autore-creatore, egli soffre per lassurdità
del mondo, per la crisi sociale del suo presente e per il
difficile rapporto con la società. In base allesperienza
di un mondo in crisi ogni scrittore reagisce in maniera
del tutto personale. Da queste diverse esperienze di vita
nascono giudizi sul mondo e sullesistenza differenti.
Per questa ragione ogni singolo Schelmenroman, pur
mantenendo delle caratteristiche che lo accomunano con gli
altri, rimane unico nel suo genere.
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