Area
tedesca tra il 1790 e il 1850
Area tedesca tra il 1790 e il 1850
Romanticismo
tedesco
Il romanticismo raggiunge in area tedesca il suo apice tra il
1790 e il 1810. In Germania sono tra i maggiori intellettuali
del romanticismo, ma già all' inizio del secolo il clima
culturale evolve verso una differenziazione notevole del movimento
e della cultura.
Friedrich Schiller (1759\1805) è
uno sturmmer in ritardo. I suoi drammi giovanili, dai I masnadieri
(1781) a Don Carlos (1787) per la loro forma teatrale
e la tematica rivoluzionaria sembrano inquadrarsi nel modulo sturmer,
ma segnano anche il distacco critico da alcuni dei suoi miti.
Nel sodalizio weimariano con Goethe, Schiller intende il classicismo
come isola capace di salvare l'intellettuale nel mare di barbarie
della politica (rivoluzione francese). E' l'educazione estetica,
afferma Schiller, a restituire l'uomo allo stato di libertà
. Con il Wallenstein e Maria Stuard, Schiller
approda a un rigore stilistico classicista. Mentre con Wilhelm
Tell (1804) mostra i segni di una tematica populista.
Il percorso intellettuale e umano di Johann
Wolfgang Goethe (1749\1832) è invece quello di un
giovane intellettuale che dà un contributo essenziale al
romanticismo europeo, per giungere poi nell'età matura
a una forma di umanesimo classicista in cui quella esperienza
viene riassorbita all'interno di una visione più complessa.
Il mito classicista trova espressione nella lirica di
Friedrich Hölderlin (1770\1843), pur in una situazione
psicologica romanticistica già matura.
Verso il romanticismo si proietta Jean
Paul (1767\1825) con la sua ironia settecentesca, curioso
dei lati oscuri e bizzarri del mondo.
Heinrich von Kleist (1777\1811) ritaglia,
all'interno del corpo romanticista, un nocciolo di grave e virile
realismo (si veda il suo "Michael Kohlhaas").
Il
gruppo di Jena
I fratelli Schlegel
Negli ultimissimi anni del XVIII secolo i fratelli Schlegel,
August e Friedrich , espongono
nella rivista «Athenäum» di Berlin (1798-1800) il programma
romanticista: ribellione all'illuminismo, avvento della libera
espressione fantastica al posto dell'arte borghese contenutistica
e raziocinante, recupero delle tradizioni popolari (vedi Herder),
rivalutazione del medioevo come età di poesia e fede. La
loro casa a Jena diventa punto d'incontro degli autori che si
riconoscevano nella nuova concezione della letteratura.
Il sistema ideologico patrocinato dagli Schlegel e di cui «Athenäum»
è portatore, si richiama all'ambiente di Weimar, riprende
posizioni dello sturm-und-drang, ma si poggia ormai soprattutto
sulla grande scuola filosofica dell'idealismo (J.G. Fichte, F.W.J.
Schelling), e su istanze mistiche.
Alla rivista oltre agli Schlegel, collaborano Schelling, Tieck,
Novalis. Essi vi pubblicano una serie di importanti scritti, sviluppando
tra l'altro l'idea dell' "eterno divenire", mentre il paradosso
diventa un mezzo per arguti giochi concettuali. Sono in particolare
gli elementi mistici a influire sul culto dell'arte patrocinata
da Wackenroder (alla fine del secolo,
con il decadentismo, sarà invece l'estetismo). Non a caso
il più alto testo poetico di questa prima generazione romanticista,
sono gli "Inni alla notte" (1797) di Novalis. La figura monacale
cui Wilhelm H. Wackenroder attribuisce le sue "effusioni di cuore"
esprime in maniera tipica l'atteggiamento romanticista: l'intellettuale
è isolato rispetto al contesto sociale, ma a lui è
affidata la missione di rappresentare la religione dell'arte.
E' il primo spunto del künstlerroman, il romanzo che
ha per protagonista l'artista. E' un genere in cui si ritrovano
Ludwig Tieck ("Le peregrinazioni di
Franz Sternbald", 1798) e Novalis
("Heinrich von Ofterdingen", 1798-1801).
Esiti del romanticismo: le tradizioni popolari
Con l'adesione dei giovani al movimento romanticista, i princìpi
teorizzati dagli Schlegel stanno alla base della produzione letteraria
del primo trentennio del secolo. Ma si delineano anche, all'interno
del movimento, caratteristiche contraddizioni. Il rapporto con
le tradizioni popolari si sviluppa dall'impegno filologico dei
fratelli Grimm , Jakob e Wilhelm, alla
libera interpretazione di Clemens Maria
Brentano. Un ruolo notevole in questo campo ha Achim
von Arnim. Sono princìpi che in quegli anni, sempre
su iniziativa di Arnim e di Brentano, ebbero un canale giornalistico
con il «Zeitung fü r Einsiedler» (Giornale per eremiti),
cui collaborarono Görres, i fratelli Grimm, Runge. Ma si
giunge anche agli esiti reazionari di
Görres . Il percorso di Görres può essere
anzi esemplare del percorso di una buona parte del romanticismo
tedesco. Più moderato di Görres ma sulla linea dell'imborghesimento
romanticista è Friedrich Fouqué
.
Esiti del romanticismo: oltre il realismo
A realizzare le possibilità espressive della poetica romanticista
sono i prosatori aderenti alla realtà :
Adalbert von Chamisso , Joseph von
Eichendorff , Ernst Th.A. Hoffmann
. In essi però il realismo diventa elemento di trasgressione:
nel sogno o nel grottesco.
Esiti del romanticismo: la ribellione
Dopo il 1832 sono evidenti i segni dell'estenuazione romanticista.
La stessa attenzione verso le tradizioni popolari e la realtà
rischia di ridursi a infatuazione letteraria. L'arte romanticista,
elaborata da preziose élites, rischia di insterilirsi in
arte d'evasione. Ciò provoca una reazione al romanticismo,
mossa dall'ambizione di realizzare una letteratura più
vicina alla vita, meno astratta e più utile. Così
Heinrich Heine (1797\1856) combatte
la politica reazionaria della restaurazione e le affettazioni
poetiche dei romanticisti usando l'ironia la satira l'invettiva.
Esiti del romanticismo: l'imborghesimento
In gran parte dei contemporanei di Heine però gli atteggiamenti
sono ancora quelli romanticisti, ma sempre più moderati:
oltre a Fouqué si ricordano Ludwig
Uhland , August von Platen ,
Friedrich Rückert , Nikolaus Lenau
continuano la tematica romanticista in un clima antieroico
e imborghesito.
Il biedermeier
La crisi romanticista si avverte soprattutto nel gusto del biedermeier:
amori casalinghi, affetti familiari, arcadiche situazioni rusticane
dilagano nella poesia tedesca alla metà del secolo.
Biedermeier era un personaggio inventato da Kussmaul e da Eichrodt:
a lui essi attribuirono alcune loro poesie satiriche scritte nel
1855-1857. Agli inizi del XX secolo biedermeier fu lo stile di
mobili e arredamento tipico della Germania negli anni tra il congresso
di Vienna e la rivoluzione borghese del 1848. Successivamente
il termine fu esteso alla pittura e letteratura del periodo, il
filone caratterizzato da sentimentalismo, intimismo, bonaria satira
del mondo piccolo-borghese. Al gusto biedermeier sono ricondotti
in genere Immermann, Annette von Droste-Hülshoff
, ma anche gli austriaci Grillparzer
, Stifter, Raimund, e lo svizzero Jeremias Gotthelf. Sola
voce fresca e inconfondibile è quella di
Eduard Mörike . Questi citati sono i migliori: dietro
a essi un nugolo di scrittori, prosatori e versificatori decisamente
minimi ma che fanno da sfondo a un fenomeno letterario come quello
romanticista destinato a agire a lungo.
Produzione teatrale tedesca
Il teatro riesce a costituire osservatorio privilegiato su uomini
e costumi: da Georg Büchner
a Franz Grillparzer,
Christian D. Grabbe, Christian F. Hebbel,
il teatro tedesco riesce con la sua vigoria espressiva a superare
ogni enfasi e convenzione, a offrirci un'interpretazione estremamente
lucida dei conflitti individuali e di gruppo all'interno di una
società fortemente divisa e contraddittoria.
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