Ernst Hoffmann
Ernst T.A. Hoffmann
1) notizie biografiche
Ernst Theodor Amadeus Hoffmann nacque a Königsberg nel 1776
(morì a Berlin nel 1822 per tabe dorsale). Si chiamava Ernst
Theodor Wilhelm, muterà il terzo nome in quello di Amadeus - in
onore di Wolfgang Amedeus Mozart - solo successivamente. I genitori
erano una male assortita coppia di sposi. La madre, abbandonata
dopo soli 3 anni di matrimonio dal marito, muore ben presto. Rimasto
orfano, cresce nella famiglia dello zio materno Otto Döerferr. Sull'educazione
del futuro scrittore influirà però molto di più il prozio Vöthory,
un vecchio magistrato che indirizza il giovane alla carriera giuridica.
Ma già il liuto della giovane zia Füsschen aveva destato in Hoffmann
la sua acutissima sensibilità per la Musica. La lettura poi delle
opere di Jean Jacques Rousseau, William Shakespeare e Laurence Sterne
- nonché di testi mistici, cabalistici e filosofici - aveva acceso
in lui la passione per la letteratura. Studiò diritto, ma
attratto dalla musica letteratura pittura. La carriera di magistrato
lo portò a Glogau, in Slesia, in qualità di giovane assistente
presso uno studio notarile. Qui conosce l'enigmatico pittore italiano
Molinari, che diverrà il modello di molti suoi personaggi. In seguito
viene nominato assessore di tribunale a Berlin, Poznan, Plock e
Varsavia. Fu un periodo di attività febrile: si divideva
tra gli impegni d'ufficio, l'organizzazione di una orchestra, la
composizione di opere e sinfonie, senza rinunciare a grandi bevute
in osteria. I clienti tuttavia rifuggono dal realismo caricaturale
dei suoi quadri, né le sue sinfonie, arie, sonate, messe ed opere
teatrali - oggi in gran parte perdute, a parte Aurora, Prinzessin
Blandine, Undine e il balletto Harlekine - avranno miglior fortuna.
Perso il posto in seguito all'occupazione di Varsavia da parte dei
francesi, si trasferì a Berlin (1807) e poi a Bamberg (1808-
1813). Si occupò di critica musicale e di regie teatrale.
A Bamberg ebbe anche un posto come direttore d'orchestra, e per
alcuni anni un po' di tranquillità economica. Appartiene a questo
periodo il tempestoso amore con Julia Marc. Nel 1810 inizia, per
la rivista musicale di Lipsia, le sue famose recensioni critiche
musicali e di regia teatrale. Dal 1812 è costretto a spostarsi da
una città all'altra, obbligato com'è a seguire gli spostamenti della
compagnia teatrale. E' tuttavia in questo periodo turbinoso, incoraggiato
dall'amico ed editore Kunz, che Hoffmann si volge risolutamente
all'attività letteraria, che ne avrebbe fatto in breve uno degli
scrittori più popolari in Germania. Nel 1814 riprese la professione
di magistrato, dedicandosi intensamente alla letteratura.
2) opere
Già nel 1808 Hoffmann aveva scritto un bizzarro racconto,
Il cavaliere Gluck (Ritter Gluck). Nel
1809 apparve il primo dei frammenti di Kreisleriana
: i dolori musicali del kappelmeister Johannes Kreisler (Johannes
Kreislers des Kappellmeisters, musikalische Leiden) raccolta di
schizzi, fantasie, appunti critici dell'immaginario compositore
Kreisler, alter ego dello stesso Hoffmann. Kreisler è il
genio musicale che conosce le virtù redentrici della musica
ma rischia di essere travolto dalla sua forza demoniaca.
Nel 1815 escono le Fantasie alla maniera di Callot
(Fantasiestücke in Callots Manier), tra cui è La
pentola d'oro (Der goldene Topf), storia fantastica e grottesca
di uno studente, Anselmo, strappato alla realtà borghese
dalla malì a di un mondo incantato, popolato di esseri irreali
e bizzarri, scaturito dalla sua stessa ansia di evasione. Anselmo
ha sposato Veronica, figlia del co-rettore Paulmann, ma è
sempre inquieto e contrastato, ha rapporti con l'ambigua Serpentina,
figlia dell'archivista Lindhorst: a casa di questi si reca per copiare
alcuni rari manoscritti. La strega Lisa cerca senza successo di
aiutare Veronica a conservar si il marito. Alla fine, Veronica si
rassegna a sposare l'ex rivale di Anselmo, mentre Anselmo sposa
Serpentina e la segue nel paese di Atlantide.
Del 1815-1816 è il romanzo Gli elisir
del diavolo (Die Elixiere des Teufels). Vi compaiono motivi
cari a Hoffmann: sdoppiamento della coscienza, follia, telepatia.
Il romanzo è ispirando al The Monk di Matthew Gregory Lewis,
sulla scia del gothic novel di quegli anni. Frate Medardo vive
in convento sotto l'influsso di un elisir misterioso. Recatosi
a Roma con una ambasciata del Priore, si innamora della giovane
Aurelia, che gli ricorda una immagine di santa Rosalia dinanzi
alla quale, da bambino, pregava. Si innamora contemporaneamente
della matrigna di Aurelia, Eufemia. Travolto dalla passione, uccide
Eufemia e il fratello di Aurelia, Hermogen. Fugge con l'aiuto
del barbiere Pietro Belcampo che misteriosamente sa tutto di lui,
e si imbatte in un monaco del tutto identico a lui. Il monaco
impazzisce. Medardo ritrova Aurelia ma viene imprigionato. Il
sosia si assume tutte le colpe. Medardo però non sa tacere
la verità quando nel giorno stesso delle nozze con Aurelia
lo vede condotto al patibolo. Medardo è di nuovo salvato
dal barbiere Belcampo. Dopo un pellegrinaggio a Roma, torna in
convento per restarvi, e qui ritrova Aurelia morente.
All'epoca la fama di Hoffmann-scrittore non era ancora consolidata:
rifiutato da molti editori, il libro viene così pubblicato solo
nel 1816, riscuotendo un successo trionfale soprattutto in Inghilterra,
Francia e Russia.
Nei Notturni (Nachtstücke, 1818)
è uno dei suoi racconti più angosciosi, L'uomo
della sabbia (Der Sandmann).
I fedeli di san Serapio (Die Serapionbrüder)
è una raccolta di racconti a cornice. Il titolo si richiama
al club creato, più nell'immaginazione che nella realtà,
da Hoffmann con gli amici Chamisso e Fouqué a Berlin. Memorabili
sono alcuni racconti: "La signorina di Scudéry" (Das Fräulein
von Scudéry), e "Il cavaliere Krespel" (Rat Krespel) in cui
elementi patetici e grotteschi sono perfettamente fusi.
Sulla figura del compositore Kreisler, Hoffmann tornò con
una singolare e frammentaria autobiografia romanzata: Punti
di vista e considerazioni del gatto Murr sulla vita nei suoi vari
aspetti e biografia frammentaria del kappelmeister Johannes Kreisler
su fogli di minuta casualmente inseriti (Lebens- Ansichten
des Ka ters Murr nebst fragmentarischer Biographie des Kapellmeisters
Johannes Kreisler, 1820-1822).
Del 1821 è il racconto La principessa Brambilla
(Prinzessin Brambilla). Nel 1882, l'anno della morte, Maestro
Pulce (Meister Floh).
Hoffmann va soprattutto ricordato per i suoi racconti - in verità
inizialmente incompresi e rifiutati poiché ritenuti «troppo stravaganti
e morbosi» - la cui originalità sta nell'aver introdotto, con
assoluta naturalezza, l'elemento fantastico della Magia e del
soprannaturale, e il gusto del mistero e dell'incubo, nella mediocre
vita quotidiana: nelle sue storie si alternano infatti ragione
e follia, ironia e commozione, assurdità buffonesca e coerenza
psicologica, presenze demoniache e rievocazione scrupolosa di
epoche storiche. Ricorrono in esse i motivi della telepatia, della
suggestione, dell'ipnotismo, dello sdoppiamento della personalità,
della regressione infantile, dello smarrimento, della perversione.
Nel 1919 Sigmund Freud dirà di esse essere straordinarie precorritrici
dell'analisi dei processi dell'inconscio. Tra i componimenti hoffmanniani
brevi più celebrati - apparsi nelle raccolte Phantasiestücke in
Callots Manier (1815), Nachtstüke (1817) e Die Serapionsbrüder
(1821) - non possiamo non citare: Don Juan (1813) in cui rivive
l'infelice passione amorosa dell'autore per Julia Mark, Nachricht
der Neuesten Schicksalen des Hundes Berganza (1815) ironica ripresa
di un personaggio di Miguel de Cervantes, il sofferente Rat Krespel
(1816), Der Sandmann (1816) - suo capolavoro - sull'impossibile
amore di un giovane per la bambola meccanica Olimpia, Die Bergwerke
zu Falun (1819) ispirato ad un reale fatto di cronaca del primo
Settecento, Das Fräulein von Scudery (1819) un racconto giallo
ante litteram ambientato nella Francia del Seicento, Des Vetters
Eckfenster (1822) esempio modernissimo di racconto senza trama,
e il classico sui vampiri Vampirismus (1828). A questi racconti
si affiancano poi le wirklichkeitsmärchen - le fiabe realistiche
o della Realtà - geniali creazioni hoffmanniane in cui la magia
e gli incanti del "regno del meraviglioso" si mescolano con la
malinconia e i sogni della Realtà: il romantico Der Goldene Topf
(1814) fiaba surreale e insieme deliziosa stampa della provincia
tedesca dell'epoca, la favola per bambini Nussknacker und Mausekönig
(1816), Klein Zaches, Genannt Zinnober (1819) gustosa ed amara
fiaba che satireggia l'assolutismo restaurazionale e l'illuminismo
razionalista, il balletto narrativo Prinzessin Brambilla (1820)
felice sintesi di mito e cronaca, fiaba e realtà, sullo sfondo
di un immaginario carnevale romano che, con le sue riflessioni
sull'Uomo e la condizione Umana, è uno straordinario racconto
d'iniziazione alla conoscenza del proprio Io e del mondo, e Meister
Floh (1822). Due tipi di storie aventi dunque esiti opposti: nei
racconti la ricerca della perfezione da parte dell'Uomo conduce
infatti soltanto alla morte o alla follia - vista l'impossibilità
di superare l'unica realtà che a lui è concessa, mentre nelle
fiabe tale ricerca porta invece l'Uomo a riconciliarsi con la
Natura e col mondo, lasciando affiorare - nell'immancabile happy
end - un «universo felice». In campo letterario Hoffmann si crea
anche un doppio, al quale fa vivere la vita che avrebbe voluto
condurre lui stesso: il maestro di cappella Johannes Kreisler,
musicista di genio impazzito per amore e caricatura ed esaltazione
di Hoffmann stesso. Kreisler è il prototipo dell'artista romantico
e moderno: un artista che non riesce a comporre per l'eccesso
di sensibilità che gli impedisce ogni distacco creativo; per comporre
ha pertanto bisogno dell'alcool o di altri eccitanti che lo liberino
dall'intelletto e gli offrano una realtà artificiale. Già apparso
nei racconti Kreisleriana (1813) e Johannes Kreisler, des Kapellmeisters
Musikalische Leiden (1815), è però nell'ultimo componimento lungo
dell'autore, il geniale romanzo sperimentale Lebensansichten des
Katers Murr nebst Fragmentarischer Biographie des Kapellmeisters
Johannes Kreisler in Zufälligen Makulaturblättern (1822), che
la biografia di Kreisler appare in tutta la sua completezza. Nel
romanzo, il gatto Murr sottrae al suo padrone - il maestro di
cappella Kreisler appunto - il diario e ne strappa le pagine.
La biografia di Kreisler compare di conseguenza, in maniera frammentaria,
nel disordine delle pagine e s'intreccia con le meditazioni ironiche
del gatto. D'incerta attribuzione è infine il romanzo Schwester
Monika Erfährt Underzählt (1815).
Le fantasie di Hoffmann - che il filosofo Ernst Bloch ha definito
«lo scrittore del meraviglioso e il genio della fantasia del Romanticismo»
- hanno elettrizzato e suggestionato profondamente gli scrittori
successivi, avendo l'autore riversato a manciate nella quotidianità
esseri balzani e sghimbeschi, e insinuando nel lettore il dubbio
che dietro il consueto scenario della Realtà si spalanchi un iperuranio
di ombre perturbanti e magiche, di folletti ghignati e gatti mammoni.
Hoffmann fu infatti ammirato e imitato da Nikolaj Gogol', F. M.
Dostoevskij, Aleksandr Puskin, Aleksej Tolstoj, Honoré de Balzac,
Victor Hugo e Charles Baudelaire che vide in lui l'inventore di
un «catechismo d'alta estetica». E il critico Claudio Magris disse
di lui essere «al contempo l'anticipatore del Realismo borghese
e del Surrealismo, il narratore scapigliato di avventure ottocentesche
e l'analizzatore dell'inconscio, l'antesignano dell'angoscia moderna
e della dissociazione pirandelliana della personalità, l'esponente
dello slancio romantico e l'ironico superatore dei limiti ideologici
del Romanticismo stesso». A documentare la sua fama basta poi
citare le opere di Musica classica che gli renderanno omaggio,
di Robert Alexander Schumann (Kreisleriana) e Jacques Offenbach
(Les Contes d'Hoffmann), e la diffusione di numerose «novelle
apocrife» intestate a suo nome. Non possiamo quindi che affermare
che dietro gli spiriti, i demoni e i personaggi fiabeschi dei
racconti moderni c'è sempre un po' di Hoffmann.
3) attività allucinatorie
Hoffmann opera un radicale capovolgimento: inconcepibile, assurda
è la realtà concreta, mentre nulla di più naturale
sono i sogni, le magie, una follia che svela le più segrete
verità psicologiche. L'opera di Hoffmann è l'inquietante
trascrizione poe tica di una attività fantastica e allucinatoria.
I suoi racconti ebbero un successo enorme. Per gli scrittori francesi
del secolo, da Baudelaire a Nodier a Balzac, essi incarnano il vero
spirito romanticista tedesco. Anche i racconti di Poe e le prime
opere di Dostoevskij mostrano il loro influsso. E Offenbach trasse
ispirazione dalla vita e dall'arte di Hoffmann per "I racconti di
Hoffmann".
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