Lo"Spazio
letterario" di Maurice Blanchot: percorso di lettura e interpretazione,
di Attilio Viena
Lo"Spazio letterario" di Maurice
Blanchot: percorso di lettura e interpretazione, di Attilio
Viena
Introduzione
Affrontare l'opera di Maurice Blanchot significa penetrare
nel cuore dell'esperienza della scrittura. La ricerca blanchotiana
si configura, infatti, come una paziente analisi della scrittura
e, al tempo stesso, di sé come scrivente. E' questo
il lungo filo che lega la produzione propriamente letteraria
(racconti e romanzi) a quella critico - teorica dell'autore
francese. Questi due aspetti della sua opera si integrano
reciprocamente; il fitto gioco di corrispondenze esistenti
tra l'uno e l'altro indica anzi la precisa volontà
dell'autore di tenerli uniti. Il fulcro dell'intera analisi
blanchotiana è dato dalla nozione di "spazio
letterario": con questa espressione l'autore indica
il luogo metaforico nel quale origina e si manifesta la
scrittura. Sin dall'inizio della sua produzione, Blanchot
si occupa della ricerca e definizione di tale spazio. In
modo esplicito egli arriva a teorizzarlo soltanto nel 1955
con l'opera che si intitola, per l'appunto, Lo spazio letterario.
Per la centralità che riveste nell'intero percorso
blanchotiano, questo testo costituisce l'oggetto privilegiato
della presente ricerca.
Contesto
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