Blade Runner: un precursore
Il suo valore per la cultura cyberpunk risiede nella tensione
irrisolta, nellambiguità e nella complessità
che lo permeano, Blade Runner è ancora pervaso dalla
paura rimossa dalluomo di riconoscere che laltro
da sé è il sé senza alcuna certezza
della propria origine e del proprio futuro [7], dal
timore inconfessabile di scoprirsi replicanti, magari di
generazioni inferiori. Questa paura latente e inespressa
è il fattore che distanzia maggiormente il film dalla
poetica cyberpunk, è lelemento che ne fa un
precursore, un antesignano, piuttosto che una sua compiuta
espressione. Nella società del futuro dipinta dalla
nuova narrativa lintegrazione tra uomo e tecnologia
è un fatto ormai compiuto. I personaggi cercano coscientemente
libridazione con la tecnologia, sia tramite alterazioni
tecno-cibernetiche, sia attraverso la manipolazione genetica.
Ciò che nel film è visto come devianza (la
manipolazione genetica è finalizzata alla creazione
di potenti ed efficaci schiavi da sfruttare) nei romanzi
cyberpunk è ormai divenuta la norma.
In Blade Runner il confine tra luomo ed il suo simulacro
diviene labile, invisibile, impalpabile e provoca intrinsecamente
e irreparabilmente inquietudine e smarrimento. La separazione
tra naturale e artificiale sembra essere identificata per
la società di Blade Runner con la capacità
di provare emozioni, sentimenti: lanima, che da sempre
si presenta come lelemento distintivo delluomo,
che lo innalza al di sopra delle altre creature delluniverso.
Il film è una profonda riflessione sulla nostra
incapacità di orientarci in un orizzonte
dominato dallartificio, in un mondo in cui persino
gli animali autentici sono stati sostituiti con le loro
copie tecnologiche. Il tema fondamentale del film
è lo sforzo dello sguardo di rompere lopacità,
di aprirsi una via al di là dei muri e dentro i corpi,
per renderli trasparenti e penetrare la dimensione segreta
che può dirci che cosa è umano e cosa non
lo è. [8]
Note
7) http://www.ondarock.it/Bladerunner.html
8) http://www.sfi.it/cf/articoli/boracchi2.htm
Contesto
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