Area
scandinava tra il 1790 e il 1850
Area scandinava tra il 1790 e il 1850
Svezia
In Svezia il romanticismo è influenzato da Inghilterra
e Germania. Il movimento "goticista" è guidato dal poeta
e storico Erik Gustav Geijer, attento
al recupero del medioevo nordico. Insieme a Arvid
August Afzelius e F. Rääf si dedicò anche
alla raccolta dei Canti popolari svedesi antichi (1814-1817).
Nel movimento del fosforismo (il nome deriva dalla testata della
rivista «Phosphorus») si raccolsero attorno a P.D.A.
Atterbom gli anti- illuministi e misticheggianti influenzati
da Novalis e Schelling. Il miglior lirico romanticista svedese
fu Erik Johan Stagnelius. Narratore
quasi hoffmanniano è Carl J. L.
Almqvist, con posizioni nichiliste ed eversive. Schilleriano
grecista è Esaias Tegnér.
Danimarca
In Danimarca il romanticismo tedesco giunge attraverso il sentimentalismo
e il pietismo. Si inizia il recupero di valori culturali nordici
con il poeta Adam Oehlenschläger,
tra i maggiori del romanticismo scandinavo, e Nikolai
F.S. Grundtvig. Il pił noto degli scrittori danesi è
Hans Christian Andersen.
Norvegia
In Norvegia è il processo di distacco nazionalistico dalla
Danimarca. In questo quadro è la questione della lingua.
Il riksmål, che pure aveva una tradizione letteraria alle spalle,
era avversato dai nazionalisti radicali come I. Aasen (1813\1896)
e P.A. Munch (1810\1863) impegnati nella codificazione del landsmål,
pił vicino al dialetto popolare.
Pił moderati Henrik A. Wergeland e
K. Knudsen (1858\1895) che proponevano di adattare il riksmål
alla lingua parlata. I risultati pił interessanti si ebbero nella
ricerca di materiali poetici e narrativi della tradizione popolare,
con Peter Ch. Asbjörnsen e Jörgen
Moe. I due pubblicarono le Leggende popolari norvegesi
(1842- 1844), seguendo il metodo indicato dai fratelli Grimm nella
raccolta delle fiabe tedesche. L'opera diede un contributo notevole
alla storia della lingua e della letteratura norvegese e al recupero
delle tradizioni autoctone, in direzione di una consapevole ricerca
di identità nazionale. Tra coloro che sottolineano l'importanza
dei legami con la cultura danese, è Johan
Sebastian Welhaven.
Finlandia
In Finlandia è il romanticismo nazionalista di J. Juteini
(1781\1855), R. von Becker (1788\1858), A.I. Arwidsson (1791\1858)
e A. Gottlund (1796\1875), che fondarono il "gruppo romantico
di Aabo". Essi importarono idee e tendenze proprie del "goticismo"
svedese, movimento che fantasticava un ritorno dell'età
dei vichinghi e delle epopee scandinave.
I programmi nazionalistici si fecero pił concreti nei decenni
successivi, quando l'università fu trasferita a Helsinki
(1827); nella nuova capitale fu fondata la patriottica Società
del Sabato. Massimo esponente ne fu Elias
Lönnrot che raccolse migliaia di versi popolari e dette
alla Finlandia il suo grande poema nazionale, il Kalevala.
Elemento interessante del nazionalismo culturale finnico è,
nella prima metà del XIX secolo, la collaborazione con
la minoranza etnica svedese che rappresenta una élite intellettuale
legata alle vicende della Finlandia, pur conservando la propria
lingua. Così, amici di Lönnrot furono tre notevoli
scrittori in lingua svedese: Johan L. Runeberg,
lo scottiano Zacharias Topelius, e
il filosofo hegeliano e teorico del finnicismo J.V. Snellman (1806\1881).
Islanda
In Islanda il romanticismo è connesso alla promozione naziona
lista. A Copenaghen un gruppo di poeti islandesi, tra cui B. Thórarensen
(1786\1841) e Jonas Hallgrímsson, si raccolse attorno alla
rivista «Fjölnir». Redattore di questa rivista fu appunto
Jonas Hallgrímsson, che pubblicò
qui la gran parte dei suoi versi.
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