Produzione
letteraria italiana dopo il 1989
Produzione letteraria italiana dopo il 1989
In campo poetico, in Italia, la scuola dialettale ha un
ottimo poeta di caratura europea in Salvo
Basso. Stefano Benni
costituisce un punto di contatto tra movimenti libertari
degli anni Sessanta e quelli degli anni Novanta e (forse)
successivi. La letteratura italiana mostra i segni del tentativo
di trovare strade e direzioni differenti: nell'uso dei temi
e nella cadenza regionale e nella riappropriazione delle
proprie radici (i siciliani: Andrea
Camilleri, Silvana La Spina, Simonetta
Agnello Hornby; Mazzantini
ecc.), nel monologo lungo generazionale e semi/autobiografico
(Nori), l'uso del genere fantascienza/fantasy (Evangelisti),
e del giallo (Camilleri, ma
anche Lucarelli, Carlotto),
l'estetismo della scrittura (Baricco).
Un laboratorio letterario e il tentativo di una ridefinizione
del ruolo e dell'identità stessa dell'autore è
quello dei "progetti" Luther Blisset e Wu
Ming 1.
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