Stefano
Benni
Stefano Benni
Stefano
Benni, nato a Bologna il 12 agosto 1947, dopo una fervida attività
come scrittore satirico nell'underground della sinistra italiana,
e una intensa collaborazione a un quotidiano come ĢIl Manifestoģ,
ha iniziato a pubblicare alcune delle migliori opere della narrativa
italiana negli anni '80 e '90. Ha collaborato con il settimanale
L'Espresso, Cuore (poi con Tango), Panorama, il mensile Linus.
Presso l'editore Savelli ha pubblicato la raccolta di corsivi
e poesie satiriche Non siamo Stato noi
(1978). Con l'editore Arnoldo Mondadori pubblica La
tribù di Moro seduto (1977) e Spettacoloso
(1981). Con Il Manifesto Il Benni furioso
(1979) e Il ritorno del Benni furioso
(1986).
Presso l'editore Feltrinelli, dopo la raccolta di poesie satiriche
Prima o poi l'amore arriva (1981, Feltrinelli;
era uscito in prima edizione presso l'editore Arnoldo Mondadori,
nella collana Biblioteca umoristica nel 1976), è la volta
del romanzo satirico-fantascientifico Terra!
(1983) che lo pone all'immediata attenzione della critica europea.
Dopo la parentesi de I meravigliosi animali
di Stranalandia (1984) con i disegni di Pirro Cuniberti,
che lo avvicinano alla linea fantastica-ironica di Rodari, tenta
il romanzo più impegnato con Comici spaventati
guerrieri (1986): qui la satira cerca di voler essere espressione
di condizioni umane metropolitane. E' un tentativo non perfettamente
riuscito ma che testimonia, accanto ad alcune pagine molto efficaci
e intensissime, una direzione di marcia che sarà attuata
con migliori esiti nelle opere successive. Dal romanzo tra l'altro
viene realizzato un film, che sviluppa alcune delle idee implicite
nel romanzo stesso.
Una raccolta di racconti è Il bar sotto
il mare (1987). Qui Benni fa uso di una delle armi tradizionali
della satira, quella della parodia: ogni racconto è una
parodia di un "modo" tipico di scrittura, secondo le mode letterarie
contemporanee. La parodia non è però mai fine a
sé stessa, ciò che rende questi racconti autonomi
dal riferimento contingente. Altre raccolte di racconti: Bar
sport (1997), Bar sport duemila
(1997), Blues in sedici (1998).
Nel 1990 è la volta di Baol, un romanzo.
Benni sfrutta una serie di topoi letterari e cinematografici:
quello della ricerca, e l'ambientazione alla "Blade Runner", per
fornire una delle migliori rappresentazioni del mondo occidentale
e dell'Italia in particolare, oppressa da un sistema di potere
occulto e totalitario.
Nel 1992 La compagnia dei Celestini,
romanzo in cui torna il tema calcistico presente in "Comici spaventati
guerrieri", ma più compiutamente come elemento "interno"
della satira, in un momento di svolta nella storia politica internazionale
(il "crollo" delle speranze di redenzione connesse con l'utopia
comunista). Benni mostra qui l'alto livello narrativo cui è
giunto. Il suo mondo è la faccia satirica e grottesca de
"Il mondo salvato dai ragazzini" di Elsa Morante.
Una raccolta di poesie già pubblicate sul quotidiano Il
Manifesto e in volume da altro editore è Ballate
(1991). Benni si è anche occupato, negli anni '90, di teatro.
Suoi testi sono stati pubblicati nei volumi: Teatro
(1999, Feltrinelli), Teatro 2 (2003,
Feltrinelli). Ha curato la regia e la sceneggiatura del film Musica
per vecchi animali (1989).
Raccolta di corsivi satirici è Dottor
Niù: corsivi diabolici per tragedie evitabili (2001,
Feltrinelli).
Dopo il satirico Spiriti (2000, Feltrinelli),
e Saltatempo (2001, Feltrinelli), nel
2003 ha pubblicato il romanzo Achille piè
veloce (2003, Feltrinelli).
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