Antonio
Porta
Antonio Porta
Antonio Porta fu lo pseudonimo di Leo Paolazzi.
Nato a Vicenza il 9 novembre 1935, vissuto a Milano. Presente
ne "I nuovissimi" (1961) e curatore di "Poesia degli anni
settanta" antologia poetica di cui curò tra l'altro
anche introduzione e note critiche, fece parte del Gruppo 63.
Ai lavori del Gruppo '63 Porta partecipò a Palermo, Reggio
Emilia, La Spezia e Fano. Dal 1963 al 1967 ha preso parte attiva
alla redazione della rivista di punta della nuova avanguardia
"Malebolge" a Reggio Emilia. In quegli stessi anni Porta
si è dedicato alla "poesia visiva" partecipando
ad alcune mostre a Padova, Milano, Roma, Londra. La sua opera
più strettamente legata a questa esperienza è "Zero",
pubblicata in edizione numerata nel l963. Ha svolto una notevole
attività critica, di
collaborazione a riviste che sono state importanti nel panorama
culturale dell'Italia contemporanea, di traduttore:
ha collaborato tra l'altro al «Verri» di cui è stato redattore,
al mensile «Alfabeta»; e ai quotidiani «Il Giorno» dal 1972 al
1978, al «Corriere della sera» (e al suo supplemento «Sette»),
«Panorama», «L'Europeo» e «L'Unità». Con scritti teorici
sulla pubblicità ha collaborato a «Target», «Comunicare»
e «Strategia». Ha insegnato
nelle università di Chieti, Pavia, Yale. E' stato dirigente
per le case editrici Bompiani, e Feltrinelli, ha lavorato per
la Rai. E' morto nel 1989.
Tra i testi sperimentali di narrativa è
Partita (1967), Il re del magazzino (1978), Se
fosse tutto un tradimento (1981). Tra i testi poetici: La
palpebra rovesciata (1960), I rapporti (1965), Metropolis
(1971): tutti raccolti in Quanto ho da dirvi (1977). Seguiti
da Passi passaggi (1980), L'aria della fine (1982),
Invasioni (1984), e il postumo Yellow (2002). Opera
teatrale è La presa del potere di Ivan lo sciocco
(1974), caratterizzata da una vena surrealista, ora ironica ora
tesa a una allucinata oggettività.
Le
sue opere si proposero uno scardinamento della metrica e del
linguaggio della tradizione, di cui le ultime prove indicarono
un tendenziale recupero.
© Antenati, 1995-6
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