Umanesimo
e riforma in Germania nel XVI secolo
Umanesimo e riforma in Germania nel XVI secolo
In Germania l'umanesimo non attecchisce agli strati borghesi,
rimane confinato a piccoli gruppi di intellettuali. Il fenomeno
pił grosso, tale da avere importanza continentale, fu invece quello
della "riforma" di Luther (1483\1546).
Gli umanisti tedeschi, rappresentati da Johannes
Reuchlin, Ulrich von Hutten, Melantone,
furono apertissimi a interessi morali e religiosi, contribuirono
con satire spietate alla polemica dei riformatori contro il clero
ignorante e corrotto, e contro gli abusi della chiesa romana.
Gert Geertsz, legato alla cultura
tedesca e su posizioni umanistiche come Melantone ma diverse da
queste, arrivò invece a una violenta battaglia ideologica
contro Luther: il raffinato cosmopolitismo
ed eclettismo filosofico, nutrito dalla consapevolezza dei difetti
e dei vizi comuni a tutti gli uomini (il tema dell'Elogio della
pazzia e dei briosi Colloqui), erano molto distanti dall'orgogliosa
esaltazione dei luterani delle peculiarità delle genti
tedesche, l'odio per tutto ciò che proveniva dai paesi
cat tolici. Geertsz, nell'area culturale tedesca, è il
combattente di una guerra perduta.
I mistici lutherani
La "riforma" di Luther avviò
una vasta produzione di carattere religioso, un fermento che mise
in moto vasti strati sociali. La religiosità si espresse
in opere di vario genere, ovviamente an che saggistico e polemico.
E' stato notato come mancò nell'ambito della religiosità
protestante un filone mistico così come era av venuto nella
storia della religiosità cristiano-cattolica. Nella chiesa
cristiano-cattolica il linguaggio mistico era stato il linguaggio
dei conventi e dei monasteri. Tra le varie figure di religiosi
che si muovono nell'ambito della "riforma", e che hanno
importanza per l'influenza culturale avuta, un posto occupa Johann
Arndt.
Satira e volksbüch
L'aspirazione al rinnovamento dei costumi era cosa latente nella
società tedesca. Ne sono esempio alcune opere, in cui tale
esigenza convive con la satira: così la "Nave dei
folli" (1494) di Sebastian Brant.
L'opera di Brant appartiene a un tipo di letteratura che ha larga
diffusione preso un pubblico abbastanza vasto, formato dalla piccola
e media borghesia cittadina. E' il pubblico presso cui hanno diffusione
i cosiddetti volksbücher (libri popolari), specie alla metà
del XVI secolo quando comincia a essere operativa pienamente la
stampa. Ai volksbücher appartengono la serie di racconti
burleschi come il celebre Till Eulenspiegel (1515) e
la raccolta di facezie I cittadini di Schilda (1598).
E' nei volksbücher che per la prima volta viene divulgato
il motivo e il personaggio di Faust, unito da un patto con il
diavolo: il Libro di Faust (Faustbuch) è del 1587.
Oltre che la satira e il magico, continua tramite questo canale
la diffusione delle storie dell'epica tedesca e francese della
chanson-de- geste: a questo secolo appartiene un Flor e Blancheflor
(Flor und Blancheflor, 1500); e le storie d'amore come La
bella Magelone (Die schöne Magelone, 1527). L'uso della
stampa porta a un incremento del carattere popolare di questa
produzione, prima destinata a ceti pił elevati. E' quel carattere
"popolare" che rivelerà la critica storiografica
romanticistica quando assegnerà il termine [Il termine
"volksbüch" compare per la prima volta nel titolo
della raccolta "Libri popolari tedeschi" (Die teutschen
Volksbücher, 1807) curata da J.J. Görres. Va da sé
che per la critica romanticistica questa produzione rispecchiava
una genuina espressione dello "spirito popolare" tedesco].
Meistersinger
Con il declino della società cavalleresca e della lirica
cortese del minnesang, la poesia diventa appannaggio della borghesia
urbana e del ceto artigianale. Appartenenti in origine a confraternite
religiose di cantori, nel XV secolo, i meistersinger formarono
numerose scuole, affrancate da qualsiasi protezione mecenatesca,
in Germania meridionale e centrale. Inquadrati in precisi regolamenti
e gerarchie, il cui pił alto grado era quello di "meister"
(maestro), essi disputavano tornei poetici nei pomerig gi di festa.
Gli argomenti trattati erano per lo pił di genere biblico o storico.
I componimenti erano detti bar (erano detti ton quando ai versi
si aggiungeva la melodia) e si attenevano strettamente alle regole
contenute nella cosiddetta Tabulatur. Il valore poetico dei meistersinger
fu modesto. In essi l'erudizione e il virtuosismo formale finivano
per soffocare l'ispirazione. Tra i pił famosi meistersangen del
XVI secolo è Hans Sachs. Le scuole
del meistersang ebbero seguito fino al XVII se colo.
[1997]
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