Produzione
religiosa nel XIV secolo
Produzione religiosa nel XIV secolo
In campo religioso sono nell'area toscana
Iacopo Passavanti,
Bianco da Siena, Domenico Cavalca,
Caterina da Siena.
Di Giordano da Pisa rimane un "Corpus" immane,
tramandatoci dai "reportatores", gli stenografi del tempo. Di
lui in particolare sono note le prediche, tra cui quella "Sul
terzo capitolo della Genesi". Di Filippo degli Agazzari era noto
fino al 1990 un solo testimone autografo dei suoi Esempi (Assempri).
Interessante soprattutto per il suo maledettismo anti-diabolico,
dalle soluzioni non catartiche ma psicotiche. Ad esempio nel racconto
dell'accoppiamento omosessuale tra un giovane monaco accanito
sodomita e il diavolo: con tanto di deviazione di attenzione dal
'peccato' attraverso lo spostamento verso la descrizione fisica
del diavolo - salvo annotare la ben nota frigicità dei
suoi attributi sessuali. Filippo degli Agazzari stilisticamente
non è un grande, ma si rivela comunque originale grazie
a un comportamento da "assemblatore": pesca nelle fonti senza
dire quali, le rimescola costruendo uno stranissimo mosaico "esemplare",
sul quale interviene ulteriormente unendo tocchi di realismo,
sottoscritti da sé stesso quale testimone anche là
dove si tratta di storie e avventure di vizi vecchi e topici.
Costruisce una "bugiarda verità ": «a llaude e a reverencia
di Dio e de la sua sanctissima madre Verginer Maria, acciòche
le buone e devote persone che leggono le leggende e gli assempri
e 'miracoli degli antichi santi non vengan meno ne la fede».
Dalle Fiandre proviene l'opera mistica di
Jan van Ruysbroeck (1293\1381), legato a un vasto movimento spirituale
il cui influsso si protrasse per oltre un secolo, divenuto esemplare
per la chiarezza di stile. Nato a Ruynsbroeck [Bruxelles] nel
1293 (morì a Groenendael [Brabante] nel 1381) le sue opere
sono frutto di una esperienza intensamente contemplativa ed estatica.
Le scrisse senza intenti sistematici in fiammingo, destinate non
tanto alla borghesia quanto alla classe aristocratica, ai nobili
mecenati. Nel 1552 furono tradotte in latino e riunite in un corpus
dal certosino L. Surius. Tra i suoi testi più noti si ricordano:
L'ornamento delle nozze spirituali, Il libro delle dodici beghine,
Lo specchio della salvezza eterna, Il regno degli amanti di dio.
Genere più popolare è il dramma che sviluppa un
ruolo complementare alle funzioni liturgiche.
Tra il XIII e il XIV secolo la religiosità
occidentale è interessata da un vasto movimento di mistici,
cui si contrappone la nascita della teologia. La teologia mistica
parla il linguaggio platonista, ricevuto sia dalla tradizione
latina di Augustinus che dalla fonte greca, mentre la teologia
parla il linguaggio aristotelico e, nel XIV secolo, quello nominalista.
Nel 1310 viene bruciata a Paris come eretica Marguerite della
Porreta. Il suo libro mistico, lo "Specchio delle semplici anime
annientate, che dimorano soltanto nella volontà e nel desiderio
d'amore" circolò anonimo per più di sei secoli,
per essere pubblicato solo nel 1965 (scoperto da *Romana Guarnieri
alla Vaticana). Le tesi del libro sono un saggio sulla esperienza
di dio all'interno dell'ortodossia ecclesiale. Il contrasto tra
Amore e Ragione, posti come protagonisti del dialogo, indica la
differenza che vi è tra l'apprendimento delle formule dogmatiche
e l'esperienza, mediante di essa, della Res Divina. Essa contesta
che la ragione possa comprendere che cosa vuol dire un dio, che
per sua essenza è amore, senza l'esperienza dell'amore
che è dio.
Interessante anche l'opera mistica di Giuliana di Norwich, nata
nel 1343, che ebbe una esperienza spirituale da eremita. In lei
si trova uno degli ultimi accenni al concetto di Cristo-madre:
«egli è nostra Madre, nostro Fratello e Salvatore», il
Figlio (di Dio) come madre della natura umana. Il concetto, presente
in precedenti patristici, dopo Giuliana non verrà più
usato dalla teologia cristiana e cattolica, se non (intellettualisticamente)
nel XX secolo.
Nel corso del XIV secolo, la chiesa si assume
il ruolo di guida della cultura tedesca. L'organizzazione ecclesiale
è mobilitata contro le "eresie", attraverso gli ordini
di predicatori. Dopo il preludio di Mechthild von Magdeburg (seconda
metà del XIII secolo), sono i domenicani Johannes
Eckhart , Taulero (c.1300\1361), e Heinrich
Seuse a dare i maggiori contributi a un genere letterario
nuovo, inventando un linguaggio filosofico-religioso.
Intorno alla figura di Brigida (canonizzata
nel 1391 dalla chiesa cattolica) si sviluppa in Svezia un ambiente
culturale organico, in latino come le Rivelazioni (Revelationes)
attribuite alla tipa. E' da questo ambiente che lentamente comincia
una produzione (soprattutto traduzioni) in lingua locale, di materia
sia religiosa che profana.
Contesto: il XIV secolo
[1996]
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