Lucio Zinna
Scrittore
e poeta, vive ed opera a Palermo, dove svolge intensa attività
di critico letterario e d'arte. Si è occupato di Nietzsche,
Kafka, Nievo, Luzi, Guidacci e di numerosi autori dei Novecento
siciliano (fra i quali Alessio Di Giovanni, G. E. Nuccio,
Rosso di San Secondo, Salvatore Quasimodo, Leonardo Sciascia,
Antonio Pizzuto, Salvatore Spinelli, Lucio Piccolo, Raffaele
Poidomani, Mario Gori, Giuseppe Ganci Battaglia) in saggi
apparsi in atti di convegni e riviste specializzate. Recentemente
ha curato la riedizione, in 2 voll. delle opere narrative
di Virgilio Titone per la casa editrice Novecento, che ne
sta pubblicando l'opera omnia.
Opere di poesia: Il filobus dei giorni (Palermo, 1964), Un
rapido celiare ( Palermo, 1974), Sàgana (Crotone, 1976;
Firenze, 1978), Abbandonare Troia (Foriì, 1986), Bonsai
(Palermo, 1989), Sàgana e dopo (Ragusa, 1991), la casarca
(Palermo, 1992). La sua opera poetica è confluita nel
volume antologico Il verso di vivere (Armando Caramanica,
Marina di Minturno, 1994), nella collanale antologie della
poesia diretta da Rodolfo Di Biasio e Giuliano Manacorda.
Opere di narrativa: Antimoniurn 14 (Palermo, 1967), Come un
sogno incredibile - Ipotesi sul caso Nievo (Pisa, 1980), Il
ponte dell'ammiraglio e altre narrazioni (Palermo, 1986),
Trittico Clandestino (Siracusa, 1991).
Suoi testi figurano in diverse antologie poetiche del Novecento
e in alcune antologie scolastiche e sono stati tradotti in
inglese, francese, spagnolo, portoghese, greco, romeno, serbo-croato,
macedone.
Ha diretto riviste letterarie e curato programmi radiofonici
culturali per la RAI siciliana; è autore di testi per
documentari televisivi (RAI Sicilia) e cinematografici (istituto
luce).
Della sua opera si sono interessati, con saggi e recensioni,
illustri critici e importanti organi di stampa.
Contesto: poesia italiana
dopo il 1945
Antologia:
Non è
dato agli uccelli
Poesia di linea
|
|