La
produzione nordamericana nel 1890-1917
La produzione nordamericana nel 1890-1917
Sviluppi del realismo nordamericano
Con l'influenza del realismo europeo, il movimento
diede una serie di buoni scrittori: Hamlin
Garland, F. Novis (1870\1902), Stephen
Crane (1871\1900), Jack London (1876\1916),
Upton Sinclair, Theodore
Dreiser (1871\1945), Edith Wharton.
Il teatro statunitense: Broadway
Alla fine del XIX secolo il teatro statunitense
comincia a assumere forme e caratteristiche che rimarranno nel
XX secolo. Nasce Broadway, la concentrazione dei teatri commerciali
lungo questa strada di New York. Fino ad allora il teatro commerciale
statunitense era caratterizzato da attori-manager e da compagnie
di repertorio. Broadway nasce quando un gruppo di uomini d'affari
- Sam Nixon, Fred Zimmermann, Al Hayman, Charles Frohman, Marc
Klaw e Abraham Erlanger - costituiscono un Theatrical Syndicate,
che in breve tempo affermò una assoluta egemonia non solo
sul teatro newyorkese ma su tutto quello della nazione.
Da allora la storia del teatro degli Stati
Uniti è la storia di una lotta tra Broadway (il sistema
commerciale) e le numerose organizzazioni che, fin dai primi del
secolo, hanno cercato di reagire a questo strapotere. Tentativi
di reazione che non hanno dato risultati durevoli, e che sono
avvenuti nell'arco del XX secolo lungo queste tre direttive fondamentali:
1) il cercare di ristabilire la compagnia di
repertorio, la compagnia cioè non legata all'immediato
successo finanziario di uno spettacolo ma atta a svolgere un
programma a lunga scadenza, e quindi a poter rischiare quell'insuccesso
che il teatro commer ciale con il sistema dei 'long runs' può
raramente permettersi;
2) oppure presentando testi che andassero oltre la normale paccottiglia
destinata a far risaltare le doti istrioniche di una star;
3) o cercando di imporre nuove concezioni della recitazione
e dello spettacolo.
Broadway per diversi decenni ha mostrato
la capacità non solo di far quattrini con testi-spazzatura,
ma anche di rinnovarsi as sorbendo attori, idee, quadri provenienti
proprio dalle esperienze anti-Broadway, e poi stabilendo un rapporto
ambivalente con il cinema: fornendo al cinema autori e attori,
tecnici e produttori, e contribuendo così allo sviluppo
del nuovo mass-media; e usando le stars veicolate dal nuovo mezzo
per risollevarsi dalle crisi periodiche.
L'anti-Broadway
Con Broadway nasce di lì a poco l'anti-Broadway.
Il primo tentativo di reazione contro la dittatura dei manager
fu nel 1909 quando Winthrop Ames tentò, senza fortuna,
di organizzare una compagnia di repertorio al New Theatre. L'iniziativa,
finanziariamente solida e appoggiata su attori di grande nome
come Julia Marlowe e E.H. Sothern , durò due anni: furono
rappresentate opere shakespeareiane e testi europei di qualche
interesse, ma il pubblico, considerandolo un teatro per élite,
ne decretò l'insuccesso. L'insuccesso fu tale che quando
il teatro riaprì nel settembre 1911 come normale sala commerciale,
dovette cambia re nome e assumere quello di Century Theatre.
I tentativi più importanti furono quelli
avviati tra il 1915 e il 1916. A essi si fa risalire la nascita
di una drammaturgia nordamericana autonoma e artisticamente significativa.
Il movimento che diede origine a queste iniziative era di derivazione
europea e aveva avuto le prime manifestazioni lontano da Broadway.
Nel 1906 l'Università di Harvard istituì
una cattedra di letteratura drammatica, affidata a George Pierce
Baker. Nel 1912 Baker costituì il "'47 Workshop" , una
specie di teatro sperimentale che faceva prove con particolare
attenzione, e recitava poi da vanti a un pubblico di intellettuali,
invitati a esprimere per iscritto il proprio parere: i testi rappresentati
erano quelli degli allievi. Tra essi troviamo a fare le prime
prove Eugene O'Neil, Sidney Howard (che nel 1925 scrisse "The
knew what they wanted"), e George Abbott (che sarà autore
per Broadway di innumerevoli successi sia nel campo del musical
che della commedia leggera). Fu la prima presa di contatto dell'università
con il teatro. Un rapporto che rimase fecondo per tutto il secolo,
facendo dei teatri universitari nordamericani tra le cose più
valide e interessanti della scena statunitense.
Altrettanto importante fu il movimento dei
"Littles Theatres", compagnie di dilettanti costituitesi a partire
dal 1910 in varie città, grandi e piccole. Qui le influenze
europee erano più dirette: i testi di Gordon Craig e di Appia,
i resoconti dei reduci dall'europa entusiasti degli spettacoli
di Reinhardt e di Stani slavskij e la nascita della nuova drammaturgia
in Gran Bretagna (filo-Ibsen), invitavano i giovani autori a una
aperta rivolta contro il commercialismo professionistico di Broadway
e delle compagnie che, a partire da Broadway, battevano l'immensa
provincia nordamericana. Si trattò di un movimento idealistico
che trovò in Woodrow Wilson la sua espressione politica.
Negli stessi anni nasceva la New York Stage
Society, intesa a patrocinare a somiglianza della London Stage
Society , rappresen tazioni di testi non commerciali destinati
a un pubblico di abbo nati: fu essa che invitò per la prima
volta negli USA Harley Granville Barker a inscenarvi opere di
Shakespeare . E nacque a Detroit una rivista, «Theatre Arts Magazzine»
diretta da Sheldon Cheyney, polemicamente favorevole al teatro
d'arte contro lo spettacolo commerciale. I tre gruppi che influirono
più profondamente sugli sviluppi del teatro nordamericano furono
però quelli nati tra il 1914 e il 1917: la Neighborhood
Playhouse , i Provincetown Players, e i Washington Square Players.
Essi influirono profondamente sulla nascita del teatro d'arte
nordamericano nel dopoguerra.
Al campo della danza, ma con ripercussioni sull'estetica dell'arte
e sull'immaginario artistico, la vita e le opere di Isadora
Duncan.
Indice 1890-1917
[1997]
[Up] Inizio pagina | [Send]
Invia questa pagina a un amico | [Print] Stampa
questa pagina | [Email] Mandaci
una email | [Indietro]
Europa: Antenati - la storia della letteratura europea online
-
© Antenati 1984-2006, an open content
project
|