Stephen
Crane
Stephen Crane
Nato a Newark [New Jersey] nel 1873, figlio di un ministro
metodista, frequentò per un breve periodo il Lafayette
College e l'Università di Syracuse. Si trovò meglio
con il giornalismo, che iniziò a New York dove si stabilì.
Grazie al successo de "Il segno rosso del coraggio", ottenne incarichi
come corrispondente di guerra. Fu in Messico, Grecia, Cuba, compromettendo
la sua salute, minata dalla tisi. Nel 1897, per sfuggire all'ostracismo
di cui era oggetto dopo il matrimonio con una donna di discussa
reputazione, si trasferì in Inghilterra. Qui fu amico di
James, Conrad, Ford M. Ford. Morì in un sanatorio della
Foresta Nera, a Badenweiler [Germany] nel 1900.
Il suo primo romanzo, Maggie una ragazza di strada (Maggie a girl
of the streets, 1893) stampato a sue spese, fu pubblicato solo
nel 1896 da un editore. Trovò l'approvazione di Garland
. Narra la storia di una ragazza costretta a sfuggire con il suicidio
alla prostituzione. Studio d'ambiente di tipo naturalistico, ma
con suggestioni pittoriche.
Il successivo romanzo, Il segno rosso del coraggio (The red badge
of courage, 1894) conquistò il pubblico grazie al singolare
realismo. Crane non era mai stato in guerra fino ad allora, ma
seppe ricreare con straordinaria evidenza le reazioni fisiche
e psicologiche di un giovane soldato, Henry Fleming, durante una
battaglia della guerra civile nordamericana (la battaglia di Chancellorsville),
dando una sottile analisi della paura. E' un romanzo di iniziazione:
Henry Fleming è una recluta, al suo battesimo del fuoco.
Il suo stato d'animo all'inizio del romanzo è quello della
recluta ansiosa di entrare nel vivo del combattimento per dare
prova del proprio eroismo. Nella calma che precede la battaglia
egli si appella alle illusioni e ai sogni di gloria che l'hanno
spinto ad arruolarsi, ma poi, sopraffatto dalla paura, fugge dal
luogo dell'azione. Incontratosi con le colonne dei feriti, in
preda a una profonda vergogna, riesce alla fine a scuotersi e
a gettarsi nella mischia: fa da portabandiera del reggimento nell'assalto
vittorioso. Dall'incubo della battaglia, finalmente dissolto,
Fleming esce mutato: ha acquisito quel coraggio, quel segno interiore
di cui aveva disperato. Importante anche l'evocazione dell'assurdo
spettacolo del conflitto, con una serie di quadri di simbolica
intensità cromatica.
Importanti anche alcuni racconti: La scialuppa (The open boat),
La sposa arriva a Yellow Sky (The bride comes to Yellow Sky),
La locanda azzurra (The blue hotel). "La scialuppa" è il
resoconto di quanto successe davvero a Crane l'1 gennaio 1897:
la nave, il Commodore, che lo portava a Cuba come inviato di un
giornale, naufraga e Crane si ritrova su una scialuppa insieme
a tre uomini (tra cui il capitano). Mentre le altre scialuppe
arrivano felicemente a terra, la sua ebbe enormi difficoltà,
a causa della risacca: i quattro di gettarono in acqua a nuoto
ma uno di loro, il macchinista, stremato, non ce la fece. Il racconto,
asciutto, stringato, antiretorico come sempre in Crane, possiede
un pessimismo totale ma palpita di uno stoico senso di solidarie
tà e fratellanza, che accomuna i naufraghi.
Meno interessante risulta la vasta produzione successiva.
La validità di Crane nei due romanzi e nei migliori racconti
è nel personale stile 'impressionista', con cui riesce
a caricare la descrizione apparentemente oggettiva di un momento
o di una scena cruciali con tutte le inespresse emozioni dei personaggi,
rendendo i lettori partecipi dei fatti e dei sentimenti. La curiosità
intellettuale di Crane per il comportamento dell'uomo di fronte
al pericolo, influenzò notevolmente scrittori delle gene
razioni successive (si pensi a Hemingway).
[1997]
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