Produzione
europea non umanistica: l'area francese nel XV secolo
Produzione europea non umanistica: l'area francese
nel XV secolo
Nel corso del XV secolo è avvertibile
in Francia il mutamento verso forme e modi umanistici, pur rimanendo
dominante, soprattutto nella prima metà del secolo, la
continuazione con i modi e le forme precedenti. All'inizio del
secolo, sono legati alla sentimentalità cortese, riproposta
con accenti personali, da poeti come Christine
de Pizan e Alain Chartier.
In campo narrativo le Cento nuove novelle
(Cent nouvelles nouvelles) e le Quindici
gioie del matrimonio (Quinze joyes
du mariage) un tempo attribuite, erroneamente, a
Antoine de La Sale, propongono un realismo nuovo, polemico
e satirico. Le "Cento nuove novelle" furono composte da un anonimo
forse borgognone nel 1464-1467 a imitazione del "Decameron" di
Boccaccio, che si diffuse in europa con il titolo di "Centonovelle".
Altre fonti sono i fabliaux, Poggio Bracciolini ecc. E' la principale
raccolta narrativa del XV secolo francese, con pregi di vivo realismo,
pungente intento satirico, l'irrisione dei modelli feudali e cortesi
che non esclude a volte la scelta di un codice espressivo austero
e grave. Realismo e vivacità che ritroviamo anche nella
Farsa di Mastro
Pathelin, rappresentata nel 1464.
Complessa è l'opera di Charles d'Orléans
che, prigioniero in Inghilterra, scrive usando i temi amorosi
della tradizione cortese con raffinata espressione, mentre nella
sua ultima fase, trascorsa nella pace di Blois, raggiunge toni
umoristici, di realismo psicologico e linguistico.
Il maggior poeta è François
Villon in cui è prepotente l'ispirazione realistica,
la capacità di rappresentare la società e le passioni
con precise scelte linguistiche.
Alla fine del secolo, uno storico come Philippe
de Commynes (1447\1511) raggiunge notevole penetrazione e
modernità nell'analisi delle cose politiche e diplomatiche.
Nella seconda parte del secolo sono sempre più evidenti
in Francia i segni della penetrazione umanistica. E' un umanesimo
che trae origini soprattutto per i contatti culturali che intercorrono
con gli intellettuali italici; e importanza preparatoria ha la
permanenza di Petrarca a Avignone, i suoi contatti diretti con
la curia e i chierici pontifici e con gli intellettuali di quella
corte e di questi con gli altri intellettuali francesi. Il nuovo
sviluppo dell'universitas di Paris, e i contatti sempre più
frequenti con l'ambiente umanistico fiorentino (Salutati, Ficino,
Pico) determinano un rinnovamento che percorre tutto il secolo.
Così le attività iniziali di Jean
de Montreuil e Nicolas de Clamanges, e i circoli attivi a
Paris intorno a R. Gaguin (1433\1501) e Guillaume
Fichet (1433\1480). Il rinnovamento investe soprattutto ancora
la filologia e la riscoperta di codici, e la trattatistica etica
politica e religiosa.
L'umanesimo ricevette in Francia un
decisivo impulso grazie alla campagna guerresca di Carlo VIII
alla fine del secolo che permetterà un contatto diretto
con il mondo e le ricchezze italiche. E con l'introduzione in
Francia della stampa: a Paris nel 1470, e a Lione nel 1473.
XV secolo
[1997]
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