Le
regioni atlantiche del nord-america nel Settecento
Le regioni atlantiche del nord-america nel Settecento
Nelle regioni atlantiche del nord-america si inizia ad avvertire
una differenziazione tra la produzione letteraria proveniente
dalla Nuova Inghilterra e quella delle province canadesi. In entrambi
i casi è avvertibile la tematica delle terre vergini, dell'uomo
nuovo, ma in Canada non è così predominante il carattere
fondamentalista, religioso. Nelle colonie della Nuova Inghilterra
invece la produzione è poderosamente religiosa. La famiglia
Mather in quattro generazioni (Richard, Increase, Cotton, Samuel)
ne scrisse a centinaia. Il maggior teologo fu Jonathan Edwards
(1703\1758). In lui è una ambigua tensione tra illuminato
idealismo e autoritarismo calvinista, tra razionalismo e panteismo
mistico. Pastore della chiesa congregazionalista di Northampton
[Massachussets], città in cui era nato, animò il
primo "grande risveglio" religioso americano con i suoi
terribili sermoni sulla precarietà dell'uomo davanti a
dio e sulle realtà della dannazione. Dominante è
la sua instancabile volontà di stabilire un rapporto tra
l'uomo e la grazia divina, tra il mondo e il Verbo. Nei suoi scritti
si alternano angoscia e autoaffermazione, visione trionfalistica
e allucinata: in lui sono rinvenibili alcune delle costanti di
una certa mentalità culturale nordamericana. Il suo "Trattato
sulla libertà del volere" (A careful and strict inquiry...Freedom
of will, 1754) è considerato il testo più rilevante
del calvinismo americano.
Connesso al grande movimento di idee della guerra civile per l'indipendenza
(1775-1783), che ebbe un enorme influsso in europa per le possibilità
libertarie che apriva, è l'attività di una serie
di intellettuali e uomini tra cui fondamentali sono: Benjamin Franklin , sperimentatore, uomo d'affari, inventore,
diplomatico, instancabile promotore di progetti per il progresso
sociale, incarna il genio empirico e pratico sostenuto da una
tensione spirituale di matrice puritana. E Thomas Jefferson, uno
degli uomini più colti del nord-america, terzo presidente
degli Stati Uniti, autore della Dichiarazione d'indipendenza (proclamata
il 4 luglio 1776) con cui definì il principio dell'uguaglianza
tra gli uomini, il diritto inalienabile del singolo alla vita,
alla libertà , al conseguimento della felicità :
l'accento posto in questo documento sull'integrità individuale
e sui limiti dell'autorità governativa, avrà una
grossa influenza sugli sviluppi ideali della democrazia nordamericana.
© Antenati - 1999
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