Area
spagnola nel Settecento
Area spagnola nel Settecento
Terminato il periodo d'oro culturale ed economico del secolo
precedente, in Spagna il processo involutivo raggiunge i massimi
effetti. Si cerca di continuare la "tradizione" barocchista
quevediana con Torres-y-Villarroel ,
che ebbe vita turbolenta - fu anche esorcista di streghe, in prigione
e astrologo -, e sulla quale scrisse una autobiografia divertente
e vitalistica.
La cultura spagnola tenta intanto di aggiornarsi, aprendosi
alle influenze esterne. Alla cultura francese fa riferimento Benito Feijóo saggista razionalista polemista contro
la superstizione del suo tempo, e Ignacio de Luzán neoclassicista.
Sorge un giornalismo illuminista, accademie e cenacoli ("tertulias"):
Academia del Buen Gusto, Tertulia de la Fonda de San Sebastián,
Real Academia de la Lengua ecc. L'illuminismo portò operazioni
di restaurazione, ideologica e politica, con le "Lettere
marocchine" di José Cadalso
, e con Gaspar Melchor de Jovellanos
.
Anche nei territori americani di lingua spagnola è un
periodo di recessione culturale. Si scrivono cronache (Juan de
Velasco, 1727\1792, ecuadoriano; José Martin Félix
de Arrate y Acosta, 1701\1765, cubano).
Si disputa attorno al valore intellettuale e morale degli abitanti
del "nuovo mondo", disputa scatenata dal prussiano Cornelio
de Pauw e che si estese anche in europa.
Il barocchismo prosegue, mentre cominciano ad avere influenza
(soprattutto in campo sociale) le idee francesi. Sorgono accademie
e associazioni culturali che diffondono scienza e filosofia. Nascono
gazzette e giornali. I pił interessanti in questo periodo sono
l'ecuadoriano Juan Bautista de Aguirre (1725\1786), e il peruviano
Pedro de Peralta Barnuevo (1663\1743).
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