José
Cadalso
José Cadalso
José Cadalso nacque a Cadice nel 1741 (morì a
Gibilterra nel 1782). Visse in prevalenza a Madrid, frequentando
circoli illuministici (come la Fonda de San Sebastián).
Le cose migliori che scrisse furono "Gli eruditi alla violetta"
(Los eruditos a la violeta, 1772) vivace satira della falsa dottrina
accademica, e "Lettere marocchine" (Cartas marruecas,
pubbl.1793) viaggio attraverso i mali del paese sull'esempio delle
"Lettere persiane" di Montesquieu. Cadalso fu un riformatore,
introdusse nella cultura degli "afrancesados" l'esigenza
di una prospettiva nazionale e di una rigorosa osservazione d'ambiente.
Inaugurò un genere saggistico a sfondo socio- politico
affermatosi poi nella produzione "costumbrista" del
XIX e XX secolo, da Larra a Ganivet. Si accostò a modi
pre-romanticisti-sepolcrali nelle tre Notti lugubri (Noches lúgubres,
pubbl.1789-1790) celebrazione e congedo in forma drammatica della
passione amorosa cui aveva dedicato anni prima le liriche classicheggianti
degli Ozii della mia giovinezza (Ocios de mi juventud, 1773).
[1997]
[Up] Inizio pagina | [Send]
Invia questa pagina a un amico | [Print] Stampa
questa pagina | [Email] Mandaci
una email | [Indietro]
Europa: Antenati - la storia della letteratura europea online
-
© Antenati 1984-2006, an open content
project
|
|