Area
tedesca nel XVIII secolo
Area tedesca nel XVIII secolo
L'ambiente delle piccole corti tedesche fu molto ricettivo,
all'inizio del XVIII secolo, alla cultura francese di cui si imitarono
tutti gli esempi e le mode. Il teatro di Johann Christoph Gottsched (1700\1766) tentò di
rinnovare il genere classicista di Corneille e Racine. Gottsched
fu una figura dominante del suo tempo, ammirato per lo stile semplice
e lindo. Fu tra i maggiori attaccati poi, in nome della libertà
creativa. Lipsia non era Versailles e l'aristocrazia locale, limitata
e bigotta, non era in grado di raccogliere e sviluppare un'operazione
culturale di vasto respiro. Il pubblico borghese si trovava meglio
con le commedie di Christian F. Gellert
che inscenavano, con aria sospirosa e moralistica, vicende
di tutti i giorni ed esaltavano le tranquille gioie familiari.
A Gottsched si contrapposero due dotti teorici della letteratura,
gli svizzeri Johann J. Bodmer e Johann J. Breitinger , fautori di una poesia religiosa
(sul modello di Milton). Essi pubblicarono la rivista estetico-letteraria
«Discourse der Mahlern» (Discorsi dei pittori), nel 1721, suscitando
un certo fermento.
La lirica è genere squisitamente settecentesco, per la
grazia delle proporzioni e dei ritmi. Essa si sviluppa seguendo
un asse dialettico. Classicisti e misticisti. Da una parte l'ideale
razionalistico leibniziano della chiarezza e della semplicità
si innesta nel mito classicistico, producendo gli ariosi versi
anacreontici di Friedrich von Hagedorn
e di Johann W.L. Gleim .
Dall'altro l'inclinazione misticheggiante ereditata dal barocchismo
si evolve verso la contemplazione naturalistica di Barthold H. Brockes , lo zelo didascalico di Albrecht
von Haller , fino a incontrare con Salomon
Gessner lo spirito preromantico di Rousseau. mitologici.
Tra le correnti culturali tedesche pił importanti certamente
un ruolo di primo piano ha il pietismo. Esso ebbe un grosso revaival
in seguito alla secentesca guerra dei trent'anni (1618-1648).
Il termine nacque in senso spregiativo per indicare, era il 1689,
i seguaci dell'alsaziano Philip Jakob Spener (1635\1705) che aveva
pubblicato nel 1675 dei "Pii desideri" (Pia desideria),
un libretto che fu considerato il vangelo di una nuova religiosità
"sentimentale". Contro l'arido dogmatismo prevalente
nelle comunità riformate tedesche, Spener predicava una
"religione del cuore" che non vive nei riti ma nell'anima
individuale, nel colloquio fraterno di amici dal comune sentire
e nella pratica dei valori di pace (bontà carità
mansuetudine), contro la pratica di violenza della guerra. Gli
'Stillen im Lande' (quieti della campagna) si riunivano nei Collegia
Pietatis, assemblee private malviste dalla chiesa ufficiale. Il
sentimentalismo pietistico fu uno degli elementi principali del
sentimentalismo tedesco del XVIII secolo: inconfondibile per esempio
nel testo della "Passione secondo Matteo" musicata da
Johann Sebastian Bach, nella quale i passi del Nuovo Testamento
della versione di Luther sono intercalati da vere e proprie canzoni
che esprimono i sentimenti del devoto di fronte ai fatti della
'passione', con abbondanza terminologica zuccherosa tipicamente
pietista («Gesuino vieni nel mio cuoricino [...]»: Jesulein komm
in mein Herzelein...). Il pietismo fu decisivo nella cultura tedesca
del XVIII secolo, e nella formazione ad esempio del giovane Goethe.
Al XVIII secolo risale uno dei testi pił celebri del pietismo,
la Giovinezza di Henrich Stilling uscito anonimo nel 1777 con
immediato successo. Henrich e non Heinrich giacché la grafia
tedesca del tempo non era stata ancora 'normalizzata'. L'autore
era Johann Heinrich Jung. Nato nel 1740 (morì nel 1817)
in un paesotto del principato di Nassau, da un sarto che faceva
anche il maestro di scuola. Jung si faceva chiamare Jung-Stilling
in omaggio alla tradizione pietistica degli 'Stillen im Lande'.
Il figlio del sarto Jung fece anche lui il sarto e il maestro
ma riuscì a studiare medicina e a aprire uno studio medico
nel paesetto di Elberfeld dove curava la cataratta (tecnica allora
nuovissima, di cui aveva avuto conoscenza fortunosamente). Nei
due anni di studio a Strasburgo, 1770-1772, aveva conosciuto Goethe.
Questi aveva lasciato lo sturm-und-drang, era diventato famoso
con il "Werther" e uomo di fiducia del giovane duca
di Weimar, ma non si era dimenticato dell'amico Jung. Dalla voce
di Jung aveva ascoltato i ricordi familiari di costui, ne era
rimasto affascinato. Nel luglio 1774 si presentò a Elberfeld,
chiese a Jung-Stilling il manoscritto della "Giovinezza":
fu Goethe a pubblicarlo, dopo una buona revisione editoriale.
Nel 1777, in un momento di gravi difficoltà Jung ricevette
a domicilio alcune copie del libro insieme a 115 talleri d'oro.
Figura centrale del libro è quella del pio Eberhard, contadino
e carbonaro, nonno di Heinrich Jung-Stilling. Jung-Stilling divenne
così celebre autore di testi religiosi e devozionali; pubblicò
poi parti successive dell'autobiografia, anche se meno convincenti
dal punto di vista stilistico.
A uqetso filone appartengono tutta una serie di autori piccoli
e di medi, tra cui Gerhard Tersteegen
e altri.
Al culmine del filone classicista sta il massimo esponente del
rococò , Christoph M. Wieland disegnatore
di eleganti volute fiabesche in "Oberon" e sagace moralista
negli "Abderiti". Al culmine del filone mistico, influenzato
dal pietismo, è la poesia religiosa di Friedrich G. Klopstock in cui i temi biblici e miltoniani
si dispongono in un'architettura proporzionata ma percorsa da
fremiti e trasalimenti che fanno presentire la commozione romanticista.
E' un'inclinazione che apparve nebuloso fantasticare a un feroce
moralista come Georg C. Lichtenberg ,
pieno di ragione kantiana e di arguzia voltairiana.
L'illuminismo tedesco
Il maggior rappresentante dell'illuminismo è Gotthold E. Lessing (1729\1781) che però immerge
i personaggi del suo teatro in un'atmosfera di tenerezza e di
sensibilità molto lontana dal rigore razionalistico franco-
enciclopedista. I suoi scritti teorici (la "Drammaturgia
d'Amburgo" e il "Laocoonte") sono fondamentali
per la formazione di un'opinione letteraria tedesca alla fine
del secolo, con la sua impostazione illuministico-classicista
ma anche con una propensione quasi segreta e repressa per le forme
poetiche dell'irrazionale. Tra i suoi amici è Christoph F. Nicolai , libraio e editore oltre che scrittore.
Già alla metà del secolo tuttavia, cominciano a
farsi evidenti spiriti pre-romanticisti, che porteranno alla dissoluzione
delle istanze illuministiche. L'area tedesca sarà anzi
tra i punti di riferimento principali del preromanticismo
prima e del romanticismo poi.
[Up] Inizio pagina | [Send]
Invia questa pagina a un amico | [Print] Stampa
questa pagina | [Email] Mandaci
una email | [Indietro]
Europa: Antenati - la storia della letteratura europea online
-
© Antenati 1984-2006, an open content
project
|
|