Cinema:
L'industria del divertimento prima del 1917
Cinema: L'industria del divertimento prima del 1917
All'inizio il cinema era ritenuto un divertimento
per bambini, donne di servizio, soldati in libera uscita. I film
erano girati in pochi giorni su soggetti storici, avventurosi, teatrali;
solo certi film comici oggi ci paiono in grado di superare un livello
minimo d'interesse. Uno dei primi "divi" fu Max
Linder. Con Giovanni Pastrone (regista di Cabiria) e con
David W. Griffith il cinema si avvia a diventare arte consapevole.
Negli anni immediatamente precedenti la guerra europea, il cinema
italiano aveva consumato una grossa spinta creativa, che però
non lasciò strutture. Furono fabbricate centinaia di pellicole,
fatte in pochi giorni o addirittura in poche ore; furono seguiti
generi e filoni diversi, tendenti in maggior parte a seguire i gusti
del pubblico. Anche un filone realista, di stampo naturalista, con
Sperduti nel buio (1914) di Nino Martoglio, derivato da Roberto
Bracco; e Assunta Spina (1915) di G. Serena derivato da Salvatore
Di Giacomo, interpretato da Francesca Bertini.
Nacquero le prime dive: Francesca Bertini,
Pina Menichelli, Italia Almirante Manzini, la magnetica
Lydia Borelli (interprete tra l'altro di "Carnevalesa"
1918) ecc. Negli anni immediatamente successivi alla guerra di tanta
attività non restò quasi traccia.
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