Evelina Schatz
Evelina Schatz è nata a Odessa
e da tempo vive a Milano. Si è laureata in storia dell'arte
nelle università di Mosca e di Milano. Poeta in lingua
italiana e lingua russa, artista, saggista, regista, poligrafa,
storico e critico d'arte, giornalista, ricercatrice culturale,
interprete parlamentare, si occupa di teatro e di cinema,
di musica e di progetti multimediali, di cultura materiale
e di economia, di scienze e di filosofia. Docente universitario,
consulente editoriale con l'accento sull'editoria elettronica,
è Vice Presidente del Consorzio Internazionale Capolavori
dell'arte (strategie e nuove tecnologie per la cultura,) con
sede a Mosca.
E' autrice di numerosi libri e testi
di saggistica, di programmi teatrali e cataloghi d'arte, nonché
di libri di poesia, pubblicati in Italia e all'Estero, così
come poesia e saggi nei periodici, riviste, almanacchi, antologie.Raccolte
di poesie tra cui: Facezie o dell'ardore (con musicassetta,
1976, premio città di Como), Samarcanda o delle cerimonie
(1986), Lettere d'inverno (1986), Atlante delle cerimonie
(1988, premio Gozzano), Variazioni sul nero (1992), Romanzo
autobiografico minimo in 13 capitoli (1992, 1997), Lapidi
(1993, 1997), Tamburi di Sicilia (1993, 1997), Catottromanzia
ovvero il libro dei riflessi (con CD, 1993, 1999),Katoptromantia
ili zaklinanie zerkolom, 1993, 1999, in russo), Per alcuni
le stelle (1996), Pathos del nascosto (1996), Inventario della
melanconia (1996), Poesia per Armanda (1997), (Ess Kostroma,
con CD, 1998, in russo), (Ieroglif beskonecnosti, con CD,
1999, in russo), Miliario ovvero variazioni sopra il cammello
1999, testo a fronte in russo), Giovanna d'Arco o dell'eternità
(testo a fronte in russo, 1999) Mirmyt (con CD, in russo,
2000)Ha collaborato con testate italiane e straniere.
Ha creato numerosi libri-oggetto e libri d'arte con artisti
di rilievo italiani e europei.
E' uscito per la Casa editrice dell'Accademia delle Scienze
Russa "Dizionario dei tropi di Evelina Schatz" (10
anni, 1990-2000, di poesia in lingua russa) di Gennadij Kulakin
in collaborazione con Vera Kalmykova e Elena Golovanova.
Contesto: la poesia russa
dopo il 1945. La poesia italiana
dopo il 1945.
Antologia:
Con arte
Tristitia per Ipazia
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