Cees 
              Nooteboom 
            
             
             
               Cees Nooteboom 
                Cees 
                Nooteboom è nato all'Aia nel 1933, è stato marinaio, 
                viaggiando dall'Olanda al Sudafrica. E' vissuto in costante nomadismo 
                tra l’Olanda, la Spagna, l’Europa, l’Oriente 
                e l’America, facendo del viaggiare il suo modo di vita. 
                Traduttore di poesia spagnola, catalana, francese, tedesca e di 
                autori di teatro quali O’ Casey e Williams, è stato 
                uno degli scrittori più originali dell’Olanda dopo 
                il 1945. 
              Divenne celebre in Olanda con Philip e gli 
                altri (1955) che anticipava la letteratura "on the road" 
                alla Kerouac. Dopo Il cavaliere è morto 
                (1963), si è dedicato quasi esclusivamente al resoconto 
                di viaggio. E' tornato al romanzo con Rituali 
                (1980) premio Pegasus 1982, e poi con Il canto 
                dell'essere e dell'apparire (1981), Montagne 
                dei Paesi Bassi in cui coniuga elementi realistici e fantastici, 
                La storia seguente (1991) premio Grizane 
                Cavour 1994.
              "Rituali" è una storia in tre tempi ("1963", "1953", 
                "1973") di Inni Wintrop e dei suoi strani amici, Arnold e Philip 
                Taads, padre e figlio: una storia che parla d'amore, morte, arte, 
                letteratura, isolamento e espedienti per sopravvivere (i «rituali» 
                appunto). 
              "La storia seguente" è una storia d'amore e 
                morte. Protagonista è un latinista in pensione. Nella prima 
                pagina l'io narrante, che si è addormentato nella sua casa 
                di Amsterdam, si risveglia in una camera d'albergo a Lisbona. 
                La paura d'essere morto, si alza, esce a passeggio per la città. 
                Ripercorrendo le vie e le piazze dell'amata Lisbona, Herman Mussert 
                professore di liceo che da quando è in pensione scrive 
                guide turistiche firmate "dottor Strabone", ripercorre anche la 
                storia della sua vita. Soprattutto i suoi due amori, uno cosciente 
                e uno inconscio: per la collega Maria Zeinstra dai capelli rossi 
                insegnante di scienze, e per l'allieva prediletta Lisa d'India, 
                adorabile e geniale figlia adolescente di un immigrato calabrese. 
                Entrambe innamorate di un altro, l'insegnante di ginnastica (che 
                è anche un discretamente noto poeta). La collega amata 
                da Socrate (il soprannome di Mussert per gli studenti) è 
                la moglie del ginnasta-poeta, e una volta andò con Mussert 
                ma solo perché il marito l'aveva tradita con l'incantevole 
                Lisa d'India. Nella seconda parte della storia, il narratore si 
                trova su una strana nave, in compagnia di strani personaggi. Un 
                racconto a metà tra il fantastico e lo straniamento onirico. 
              
              Letture
              
              Contesto
              
               
                
              
              
             
            
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