Vladimir Nabokov
Vladimir
Nabokov nacque a Pietroburgo il 23 aprile 1899 da una famiglia
di vecchia nobiltà russa che, dopo la rivoluzione
del 1917, emigrò in Occidente. Completati gli studi
a Cambridge, visse in Inghilterra Francia e Germania. Con
i primi scritti in russo acquisì una vasta notorietà
nell'ambiente dei russi emigrati. Nel 1940 si trasferì
negli Stati Uniti, fece il ricercatore entomologo e nel
1945 prese la cittadinanza americana. Da allora scrisse
in inglese. Per 11 anni insegnò letteratura russa
alla Cornell University di Ithaca. Negli ultimi anni visse
a Montreux (in Svizzera), alternando l'attività letteraria
a quella di entomologo.
Morì a Montreux nel 1977.
Nabokov iniziò come scrittore di versi, in russo,
di tipo simbolista. Nel 1926 uscì il suo primo romanzo,
Masenka (Masenka, 1926). Seguirono: Re donna fante (1928)
parodia del romanzo tradizionale, La difesa di Luzin (1929)
storia di scacchi, L'occhio (1930) vicenda pirandelliana di
un russo emigrato a Berlin, Camera oscura (1932) sulla falsariga
di un poliziesco, Gloria (1933) a carattere enigmatico, Invito
a una decapitazione (1935) racconto kafkiano.
Sono opere che mostrano il carattere "ibrido"
di Nabokov, che fonde temi e modi della tradizione russa -
lo sdoppiamento esistenziale dostoevskiano, il grottesco gogoliano
-, con la consapevolezza dei mutamenti che stanno rivoluzionando
l'idea stessa di romanzo nel periodo tra le due guerre europee.
Il passaggio alla lingua inglese approfondisce la ricerca
anche formale di Nabokov, gli Stati Uniti lo mettono in contatto
con una realtà sociale diversa e più vasta.
Tema di fondo della narrativa di Nabokov diventa la frammentazione
dell'identità individuale nella società contemporanea.
Scrive: La vita vera di Sebastian Knight (The real life of
Sebastian Knight, 1941), Bend Sinister (1949). Nel 1955 pubblica,
presso la casa editrice Olympia Press di Paris, Lolita.
Con quest'opera Nabokov conosce una notoeirtà immediata.
Il romanzo fece scandalo per il tema sessuale che affrontava,
ma fu apprezzato anche dalla critica per le caratteristiche
di romanzo intriso di sperimentalismo "europeo",
capace di offrire una immagine dei miti e delle ossessioni
(sessuali) degli Stati Uniti. Il romanzo ebbe una notevole
influenza sugli scrittori nordamericani della nuova generazione
(così John Barth).
Dopo "Lolita" Nabokov scrisse Pnin (1957) ironica
esplorazione del mondo dei colleges statunitensi, e Fuoco
pallido (Pale fire, 1962): anche questo ambientato nel mondo
dei colleges, sotto una realtà apparentemente decorosa
e efficente mostra quanto di ambiguo e violento si nasconde.
Romanzo complesso, che si avvale di una duplice invenzione
- un poema alla Pope e il suo dotto, tortuoso, commentario
-, scomponendosi in un infinito gioco di specchi: per dire
della non-identità dell'arte e del suo artefice.
"Ada" (Ada or ardor: a family chronicle, 1969)
riprende in maniera ironica molti dei temi preferiti da Nabokov:
la duplicità ambigua del reale, la passione del gioco,
il puzzle, l'ossessione del sesso (qui l'estremo narcisistico
dell'incesto).
Tra le opere successive: la raccolta di racconti La dozzina
di Nabokov (Nabokov's dozen, 1958), Quartetto di Nabokov (Nabokov's
quartet, 1967). I romanzi: Cose trasparenti (Transparent things,
1973), Guarda gli arlecchini (Look at the arlequins, 1974).
"Parla, ricordo" (Speak, memory, 1967) è
un elogio della funzione preservatrice della memoria, la sua
ricerca del passato russo cancellato dalla storia.
Nabokov è stato un eccellente critico di letteratura
russa: splendido viene ritenuto il suo studio su "Nikolaj
Gogol'"(1944). Importante la traduzione, commentata,
dell' "Evgenij Onegin" di Puskin, in inglese. Altri
saggi su scrittori europei dell'Ottocento e del Novecento
sono stati raccolti nelle postume "Lezioni di letteratura"
(1980). Una raccolta di interviste e articoli, anche di argomento
entomologico, è in "Opinioni forti" (Strong
opinions, 1973; pubblicate nel 1994 in italiano da Adelphi
con il titolo "Intransigenze").
Contesto
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