Manuel
Vásquez Montalbán
Manuel Vásquez Montalbán
Manuel
Vásquez Montalbán è nato nel 1939 a Barcellona
da una famiglia operaia. Catalano, è stato tra i più
famosi scrittori della nuova repubblica post-franchista a livello
internazionale. Sua la serie di 'Pepe Carvalho', il Marlowe spagnolo
che incespica di continuo nei buchi e nei misteri politici spagnoli
- non secondario dovrebbe essere l'omofonia con il gaddaiano Ciccio
Ingravallo -. Militante antifascista, durante la dittatura franchista
è stato anche in carcere. Ha lavorato come giornalista,
collaborando a varie riviste spagnole. Dal 1984 ha collaborato
al quotidiano El Pais. Manuel Vazquez Montalbán è
morto per un infarto che lo ha colto all'aeroporto di Bangkok,
mentre proveniva dall'Australia, il 17 ottobre 2003.
Ho ammazzato John Fitzgerald Kennedy
(uscito in Italia da Feltrinelli solo nel 2001) è il primo
romanzo della serie di Pepe Carvalho. Scritto nel 1970: è
l'antefatto, il primo capitolo della serie. Romanzo quasi
sperimentale e molto visionario, il lettore si ritrova in una
vicenda, nella quale Kennedy è da poco presidente e il
suo clan vive nel cosidetto Palazzo delle sette galassie, una
meraviglia architettonica sospesa fra le nuvole,
sopra la Casa Bianca, dove si collezionano celebrità. Dietro
l'idea dell'assassioni politico del Presidente nordamericano in
realtà è la metafora del sogno a quel tempo impossibile
per molti in Spagna di ammazzare il
generale Franco, non il presidente Kennedy. E Montalban su questo
spostamento di obiettivi costruisce una storia di grande libertà
fantastica, capace come sempre di trasmettere anticonformismo,
valori morali e memoria
storica.
Del 1992 è Io, Franco, uscito
per il centenario della nascita dell'ex dittatore spagnolo. Si
tratta di un gigantesco colloquio biografico, seicento pagine,
con il «caudillo» che parla proprio con le 'sue' parole, steso
da un non più giovane scrittore antifascista e commissionato
da uno spregiudicato editore ex comunista integrato nella nuova
realtà affaristica del post- franchismo. Già nell'esordio,
l'«introitus», sono chiare le coordinate in cui si inserisce l'"invenzione":
la transizione indolore al post-franchismo intrisa di trasformismo
e cinica «movida», che stende un velo sulle tragiche memorie della
nazione impoverendone anche il futuro. E' il tentativo di far
vibrare la memoria degli spagnoli, di chiamarli in prima persona
a un esercizio autobiografico di verità. In un periodo
in cui quel periodo della storia spagnola veniva "riletto" da
storici centristi e revisionisti, quello di Montalbán è
il tentativo di un intellettuale indipendente.
Bibliografia
Gli uccelli di Bangkok (1983, 1990[1])
Tatuaggio (1991)
Il centravanti è stato assassinato verso sera (1988, 1991)
Il labirinto greco (1991, 1992)
Ricette immorali (1992)
La solitudine del manager (1983, 1993)
I mari del Sud (1994)
Le ricette di Peppe Carvalho (1994)
Pamphlet dal pianeta delle scimmie (1994, 1995), saggio
La Rosa di Alessandria (1986, 1995)
La Mosca della rivoluzione (1995)
Le Terme (1996, 1996)
Il fratellino (1994, 1997)
Il premio (1998)
Quintetto di Buenos Aires (1999)
Storie di fantasmi (1999)
L'uomo della mia vita (2000)
Il signore dei bonsai (2000)
Storie di padri e figli (2001)
Ho ammazzato J.F. Kennedy (1970, 2001)
Tre storie d'amore (2003)
Un delitto per Peppe Carvalho (1982, -)
Galindez (1990, -)
Il pianista (1985, -)
E Dio entrò all'Avana (1990, -), saggio
Io, Franco (1992, -), biografia
Pasionaria e i sette nani (1995), biografia su Dolores Ibarruri
Un'educazione sentimentale (1967, -), poesie
Praga (1983, -), poesie
Memoria e desiderio (1986, -), poesie
Ma il viaggiatore che fugge (1993, -), poesie
[1] la seconda data si riferisce all'edizione italiana Feltrinelli,
la prima a quella originaria spagnola. Quando c'è una sola
data, senza trattini, si tratta dell'edizione italiana.
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