Storia della letteratura europea - Torna in homepageUmberto Eco


Umberto Eco

Umberto Eco è nato a Alessandria nel 1932. Docente universitario a Bologna, ha fatto parte del gruppo 63.
Come saggista ha svolto indagini in molteplici direzioni: sulla storia dell'estetica, sulle poetiche d'avanguardia, le comunicazioni di massa ecc. Pubblicista, è stato un brillante autore di inchieste sulla cultura di consumo: "Diario minimo" (1963), "Il superuomo di massa" (1976), "Sette anni di desiderio" (1983). E ancora: "Il problema dell'estetica in Tommaso d'Aquino" (1956), "Opera aperta" (1962), "Apocalittici e integrati" (1964), "La definizione dell'arte" (1968), "La struttura assente" (1968), "Le forme del contenuto" (1971), "Trattato generale di semiotica" (1975), "Lector in fabula" (1979), "Semiotica e filosofia del linguaggio" (1983), "Sugli specchi e altri saggi" (1985), "La ricerca della lingua perfetta" (1993) in cui ripercorre tutti i tentativi fatti dalla cultura occidentale di 'tornare' alla lingua unica e perfetta pre-babelica ecc. Molto viva e gradevole la rubrica da lui tenuta sul settimanale ĞL'Espressoğ, dal titolo "Le bustine di Minerva".
Ha ottenuto un successo di risonanza mondiale con il romanzo In nome della rosa (1980), thriller gotico di ambientazione medievale e conventuale, che sviluppa con lucido razionalismo la fitta trama di un dibattito ideologico. Gli anni '70 politici italiani sono rivissuti e trasfigurati tra la citazione dotta (Jorge L. Borges, l'estetica medievale) e quella poliziesca (Sherlock Holmes e Watson ecc.). A esso è seguito Il pendolo di Foucault.

Contesto: la detective-fiction

Contesto: saggistica nella seconda metà del secolo


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