Jack Williamson
Jack
Williamson - ma il suo vero nome è John Stewart Williamson
- nasce nel 1908 a Brisbee, in Arizona. Sensibile e piuttosto
nervoso - e ritenendo tali disturbi di natura psicosomatica
- si sottopone fin da giovane ad un trattamento psicoanalitico,
ma finisce col trovare la sua autentica cura nell'amore
per la fantascienza e nelle amicizie che questo ambiente
gli permetterà di stringere (prima con Edmond Hamilton,
e più tardi con Frederik Pohl).
Esordisce su Weird Tales alla fine degli anni Venti, con
alcune opere colorite - The Alien Intelligence (1929), The
Green Girl (1930), Golden Blood (1933) e Xandulu (1934)
- i cui contenuti molto devono all'influenza della narrativa
di Abraham Merritt, uno degli autori-culto fra i lettori
del periodo.
In seguito abbandona le trame magiche alla Merritt per spostarsi
verso una fantascienza tecnologica e le avventure nello
Spazio. Inizia così, col racconto The Metal Man (1928),
una proficua collaborazione con le più prestigiose
pulp magazines dell'epoca, quali Amazing Stories, Wonder
Stories ed Astounding Science-Fiction. E' su quest'ultima
che pubblica, a puntate, la sua prima e più famosa
Space Opera, il ciclo Legion of Space - The Legion of Space
(1934), The Cometeers (1936) e One Against the Legion (1939)
- tre romanzi riveduti nel 1967 in occasione dell'edizione
in volume e seguiti (nel 1934, nel 1967 e poi nel 1983)
dalle nuove avventure Born of the Sun, Nowhere Near e The
Queen of the Legion.
Laureatosi in Letteratura Inglese alla University of Colorado,
con una tesi su H.G. Wells, in Legion of Space è
evidente la forte influenza che lo scrittore inglese ha
esercitato su Williamson: basti pensare alla «Guerra
dei Soli» che sta al centro di The Legion of Space
(un evidente ampliamento della «Guerra dei Mondi»
di The War of the Worlds) e gli esseri invisibili e la cometa
di The Cometeers (ovvi riferimenti a The Invisible Man e
In the Days of the Comet). Con i protagonisti ispirati ai
famosi eroi di Le Trois Mousquetaires di Alexandre Dumas
e complessivamente modellato sull'Interstellar Patrol di
Edmond Hamilton (anche qui ritroviamo l'Umanità riunita
sotto un unico governo di "Pianeti Uniti" ed un
corpo di Polizia Spaziale, la Legione) Legion of Space rappresenta
l'ultima grande Space Opera «sperimentale» del
periodo iniziale della fantascienza, ed è quella
in cui s'inizia ad avvertire il passaggio dalla science-fiction
di pura avventura degli anni Trenta a quella più
tecnologica degli anni Quaranta. E' quindi quella che, più
di ogni altra, ha preparato il terreno per le future elaborate
saghe galattiche di Isaac Asimov, Robert A. Heinlein, A.E.
Van Vogt ed Arthur C. Clarke.
Del 1938 è invece The Legion of Time che, col successivo
After World's End (1939), forma un ciclo sulle avventure
di una Legione di Crononauti addestrata per affrontare i
paradossi temporali e le loro possibili conseguenze sul
presente e sul futuro. L'idea verrà ripresa - certamente
meglio - negli anni Cinquanta da Asimov in The End of Eternity,
e da Poul Anderson nel ciclo della Time Patrol... ma va
a Williamson il merito di averla introdotta nella fantascienza.
Nel 1940 pubblica su Unknown Worlds Darker than you Think,
in cui il tema della licantropia e della mutazione viene
affrontato in chiave scientifica. Dello stesso anno è
il suo ritorno alla fantasy con il romanzo Realm of Wizardry,
rievocazione del mito di Teseo.
Nel 1947 inizia, col racconto With Folded Hands..., il
ciclo degli Umanoidi (1947..1980) che lo renderà
famoso quasi quanto Asimov in un genere particolare: onori
e oneri delle Intelligenze Artificiali. L'analisi dell'acuta,
quanto misteriosa, sensibilità della psicologia degli
androidi è infatti una delle caratteristiche più
tipiche di Williamson, che ritroviamo anche nei famosi racconti
indipendenti The Metal Man e Guinevere for Everybody (1954).
Nel 1955 scrive, in collaborazione con James E. Gunn, Star
Bridge, uno dei suoi romanzi più celebrati, nonché
uno dei capolavori assoluti della fantascienza. Nel 1962
pubblica il notevole The Trial of Terra, dalla fusione di
6 racconti scritti tra il 1951 e il 1962. Coltiva intanto
una lunga e produttiva collaborazione letteraria con Frederik
Pohl, che porterà - tra l'altro - alla famosa trilogia
di The Reefs of Space (1964-1969).
In anni successivi Williamson ha pubblicato romanzi come
The Moon Children (1972) - scritto dopo lo sbarco lunare
e che costituisce un'intelligente riflessione sulla parabola
della Space Opera, Beachhead (1992) - sulla terraformazione
e colonizzazione di Marte, e The Black Sun (1997) - gradito
ritorno all'esplorazione di sistemi solari sconosciuti.
Primo docente a ricoprire una cattedra di Letteratura Fantascientifica
alla Eastern New Mexico University, Williamson ha scritto
anche una convincente autobiografia dal titolo Wonder's
Child: my Life in Science-Fiction (1984), poi premiata con
l'Hugo Award.
E' vissuto a Portales, nel New Mexico.
Williamson è stato, con Edmond Hamilton, uno dei
più importanti «pionieri» della fantascienza
moderna, tuttavia la sua produzione risulta, a differenza
di altri scrittori attivi fin dalle origini, più
incisiva e scientifica: Williamson si è infatti sempre
adoperato per piegare la Scienza alle esigenze dell'invenzione
letteraria e per creare ingegnose teorie con cui spiegare
i fenomeni più importanti. Il concetto fantascientifico
certamente più famoso, tra quelli da lui introdotti
- poi diventato un classico - è quello dell'Iperspazio,
una dimensione ulteriore dello Spazio dove è possibile
viaggiare più velocemente della Luce. Alcune delle
sue opere più recenti poi - come il ciclo Seetee
(1942-1950) ispirato ad un fumetto di fantascienza sceneggiato
dallo stesso Williamson, la trilogia The Reefs of Space,
il ciclo del Cuckoo Planet (1975-1983), anch'esso scritto
a quattro mani con Pohl, ed il romanzo indipendente Manseed
(1983) - si allontanano notevolmente dallo spirito della
Space Opera avventurosa tanto cara al giovane Williamson,
per piegare verso una fantascienza molto tecnologica ed
elaborata.
Appartenente alla generazione di quei pochi autori che hanno
visto nascere la fantascienza americana, hanno lavorato
alla sua evoluzione - contribuendo a fornirle connotazioni
e nobiltà artistica - e ne hanno seguito le vicende
per tutto l'arco della sua vita, pur avendo saputo costantemente
rinnovarsi, Williamson ha scritto per più di settant'anni.
Contesto
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