Il fumetto tra le due guerre
Il fumetto a partire dal 1917 raggiunge la sua età
adulta. Punto di riferimento rimangono gli Stati Uniti,
ma anche in Europa la produzione non si limita alle traduzioni
ma dà vita a racconti e autori capaci di autonoma
anche se ancora timida efficacia.
Il fumetto negli Stati Uniti
Appartengono
alla nuova generazione di autori di fumetto Pat Sullivan,
ideatore nel 1917 del gatto Felix [in Italia: Mio Mao],
e Elzie Crisler Segar ideatore
di Popeye [Braccio di ferro] nel 1929.
E' quello di Popeye un successo strepitoso, tanto che nel
1937 i coltivatori di spinaci di Crystal City, riconoscenti
per la pubblicità fatta al loro prodotto, erigono
una statua a Popeye.
Grande successo hanno le "family strips", incentrate
sul litigio tra coniugi, dove donne "col pugno di ferro"
terrorizzano i mariti. Altri capolavori del genere sono
"Bringing up Father" (Educando papà) creato
da George McManus e pubblicato nel 1913, The Gums (1917)
di Sidney Smith e Gasoline Alley (1919) di Frank King.
Il periodo dagli anni Venti all'inizio della Seconda Guerra
Mondiale rappresenta sicuramente un periodo d'oro per il
fumetto. Nel 1929 nasce il primo fumetto di fantascienza,
"Buck Rogers", di Dick Calkins, ma né questo
né Popeye riescono a superare le popolarissime "strisce
familiari", sempre più amate e pubblicate.
In questi anni anche il western approda al fumetto con
"Young Buffalo Bill" di Harry F.Oneill.
Nel
1928 nasce a Walt Disney
l'idea di un nuovo personaggio. Avrebbe dovuto chiamarsi
Mortimer Mouse, si chiamerà invece Mickey Mouse [Topolino]:
sarà il topo più famoso della storia del Novecento.
Topolino, nato per il cinema d'animazione, approda sulla
carta stampata nel 1930.
Gli anni Trenta e Quaranta sono gli anni in cui si completa
la "banda" di Topolino: accanto ai personaggi
della prima ora (Orazio, Clarabella, l'eterna fidanzatina
Minnie, Pluto, il cattivo Gambadilegno, Pippo)
si affiancano i nuovi personaggi: Paperino con relativa
findanzata-oca Paperina, i tre nipotini, nonna Papera, il
fortunato Gastone e così via. E, naturalmente l'avaro
Uncle Scroogie, disegnato da Carl Barks, e che diventa in
Italia Paperon de' Paperoni.
Negli anni Trenta vengono rivalutate le strips di azione.
Prototipo è il bimbo abbandonato nella natura selvaggia
e allevato dagli animali amici: il personaggio di Tarzan,
creato per la narrativa da Edgar Rice Bourroghs (Tarzan
of the apes) viene disegnato prima da Harold Foster, poi
da Burn Hogart. Dalle battaglie contro i selvaggi si passa
presto alle lotte contro gli abitanti di lontane galassie,
tra malviventi e polizia, interventi soprannaturali di donne
misteriose, maghi dal mantello svolazzante.
Nel 1929 appare Buck Rogers [Elio Fiamma], nel 1931 Dick
Tracy poliziotto disegnato da Gould. Sempre nel 1931 è
Betty Boop, di M. Fleischer. Nel 1932 Tim Tyler e Spud Slavin
[Cino a Franco] con le loro avventure africane ideate da
L. Young. Nel 1933 Brick Bradford [in Italia esce con diversi
nomi: Bruno Arceri, Giorgio Ventura, Marco Spada].
Nel 1934 Flash Gordon di Alex Raymond, lo stesso autore
delle strisce che hanno come protagonista l'agente segreto
X9, su soggetto di Dashiell Hammet.
Sempre nel 1934 esce la Radio Patrol di Sullivan, e Mandrake
di Lee Falk.
Tra il 1936 e il 1938 sono pubblicati altri tre personaggi
appartenenti al mondo della super realtà: The Phantom
[L'Uomo mascherato] di Lee Falk
nel 1936, Superman Nembo
Kid di J. Siegel nel 1938, e Prince Valiant [il Principe
Valentino] di Harold Foster fatto risorgere direttamente
dalla corte di re Artù. Al successo di Mandrake e
dell'Uomo Mascherato hanno contribuito i loro disegnatori:
rispettivamente Phil Davis (1906-1964) e Ray Moore (1905-1984),
dallo stile insieme classico e brillante, ingenuo e raffinato.
Continua
il filone delle avventure familiari, vissute da coppie normali:
appaiono Blondie e il marito Dagwood [Blondie e Dagoberto]
di Chic Youngs nel 1930, Li'l Abner e Daisy Mae di All Capp
nel 1934. Sono storie giallo-rosa quelle di Jean, la pin
up (ma allora si chiamavano flappers) di Norman Pett del
1932, che introduce la biancheria intima femminile nel fumetto.
Sarà poi Betty Boop di Max Fleischer a fare da contatto
tra il fumetto su carta e il cinema d'animazione.
Nel 1934 appaiono Terry Lee di Milton Caniff, e il Piccolo
Re di Otto Soglow.
Il fumetto continua a essere pubblicato come supplemento
domenicale sui quotidiani USA, letto soprattutto da emigrati
adulti che in questo modo, aiutandosi con le immagini, riescono
a migliorare la propria padronanza della lingua inglese.
Nasce, negli anni Trenta, il comic book, mensile dal formato
ridotto che accoglie, tra le sue pagine a colori, le mirabolanti
avventure di vecchi e nuovi personaggi, quali eroi ed eroine
dotati di poteri sovrannaturali, che incarnano i sogni di
evasione di grandi e piccini.
Con l'entrata in guerra degli Stati Uniti, i fumetti diventano
anche strumento di propaganda, dando modo ai loro autori
di prendere posizione. I personaggi che nascono in questo
periodo portano in primo piano un fumetto definibile "ultrapatriottico"
(Captain Marvel) e simboleggiano la cosiddetta "Justice
Society of America" (The Flash e Gardner Fox).
Il fumetto in Italia
Continua
l'avventura del Corriere dei Piccoli. Appaiono i personaggi
creati da Sergio Tofano, alias Sto: il Signor Bonaventura
è del 1917. B. Angoletta nel 1928 idea la serie del
Marmittone. Meno entusiasmanti i personaggi creati da Manca
e C. Bisi: Sor Pampurio che cambia appartamento.
All'inizio del 1933, l'editore Nerbini di Firenze pubblica
sei numeri di un "Topolino", disegnato da Gaetano
Vitelli. La Walt Disney Corporation, attentissima nel difendere
le sue royalities, intervenne subito facendo sospendere
le pubblicazioni. Era però il segno dell'interesse
del mercato italiano per i personaggi della Disney.
Nerbini è l'editore di un altro periodico interessante
per la storia del fumetto in Italia: L'Avventuroso. E del
Giornale di Cino e Franco (1934) con cui vengono divulgate
le strisce americane di Tim Tyler e Spud Slavin. L'editore
Picco e Toselli (che edita L'Illustrazione dei Piccoli)
pubblica L'Intrepido, strisce e racconti d'azione. Esce
inoltre Donnina, versione italiana della Semaine de Suzette.
L'Audace pubblica nel 1937 le storie di Tarzan. Il settimanale
di informazione Omnibus, diretto da Leo Longanesi nel 1937-1938,
pubblica le strisce del Piccolo Re di Otto Soglow.
Nel 1935 il settimanale Topolino passa all'editore Arnoldo
Mondadori che utilizza prima il materiale originario statunitense.
Poi, durante la guerra, si decide di fare in proprio, usando
disegnatori italiani. Tra essi c'è anche Antonio
Rubino. Sono storie e personaggi tanto convincenti che,
alla fine del conflitto, saranno accettati dalla Walt Disney
Corporation.
Contesto
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