Area
balcanica nel XVII secolo: la lotta contro i turchi
Area balcanica nel XVII secolo: la lotta contro i turchi
Romania
Nella regione rumena, l'ultimo rappresentante della tradizione
letteraria slavo-romena può considerarsi l'erudito valacco
Udriste Nasturel (c.1596\1657), che
traduce in paleoslavo il capolavoro ascetico medievale "L'imitazione
di Cristo" (De imitatione Christi, 1647). Le prime pagine di prosa
d'arte e i primi versi in rumeno si devono al metropolita moldavo
Varlaám (1590\1657), al metropolita
transilvano Simion Stefan (Nuovo testamento, 1648), al moldavo
G. Ureche (la sua Cronaca della Moldavia
fu proseguita da M. Kostin, 1633\1691). Primo poeta in rumeno
è il metropolita moldavo Dosoftei.
Nel 1688 appare a Bucarest la traduzione integrale della Bibbia
in rumeno, realizzata dai fratelli Greceanu.
Ungheria
In Ungheria all'inizio del secolo, con l'affermarsi della controriforma,
si diffusero gli influssi del tardo rinascimento italico: così
la prosa di Péter Pázmány,
e la poesia di Miklós Zrinyi.
Fermata l'invasione turca, il rafforzamento dell'aristocrazia
magiara nei confronti del potere centrale asburgico favorì
presso le piccole corti signorili una letteratura di casta, raffinata
ma superficiale. Il maggior rappresentante fu István
Gyöngyösi. Fenomeno isolato è, alla fine
del secolo, quello dei canti guerrieri e malinconici dei kuruck,
che lottavano per l'indipendenza della Transilvania ceduta agli
Asburgo.
Dubrovnik
A Dubrovnik opera forse il maggior poeta che abbia avuto questa
città, nell'arco tra XVI secolo e inizio del XVII: Dzivo
Gundulic (1589\1638) nella cui produzione si intrecciano lirica
ed epica, sono evidenti gli echi dello stile barocchista, oltre
a suggestioni provenienti da Tasso e Ariosto. Le sue opere maggiori
sono i drammi pastorali Silvia (1628) e Dubravka (1628) sul tema
dell'indipendenza dubrovnikiana, e il poema epico in ottonari
Osman, che iniziò nel 1621 e rimase incompiuto, su un episodio
della lotta contro i turchi.
Il terremoto del 1667 distrusse la città e iniziò
un periodo di decadenza. Unico genere fiorente fu la traduzione
(che faciliterà la rinascita serbo-croata del XIX secolo).
Albania
Dall'Albania inizia una produzione culturale albanese, con traduzioni
e composizioni di natura religiosa, accanto a opere di carattere
lessicografico. Gli scritti più significativi sono quelli
di F. Bardi, P.
Budi da Pietrabianca, P. Bogdani.
Anche nelle colonie albanesi d'Italia comincia una produzione
letteraria, con L. Matranga.
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