Il 
              viaggio oltremondano nella letteratura prima di Alighieri 
            
             
             
               
                
                   Il viaggio oltremondano nella letteratura 
                    prima di Alighieri
                
                L'idea del viaggio oltremondano e le figurazioni 
                fantastiche dell'aldilà non sono nuove. Limitandoci solo 
                a quelle appartenenti alla tradizione europea, che Alighieri doveva 
                conoscere direttamente o indirettamente, si pensi al libro di 
                "Daniele" nel Vecchio Testamento, l'"Apocalisse" di Giovanni, 
                il VI libro dell'"Eneide" di Virgilius, il "Sonno di Scipio" (Somnium 
                Scipionis) di Cicero, i racconti infernali delle "Metamorfosi" 
                di Ovidius; fino ai più recenti "Navigazione di san Brandanus" 
                (Navigatio sancti Brandani), la "Visione di Tundalus" (Visio Tundali), 
                il "Purgatorio di san Patrizio", i poemetti di Giacomino da Verona 
                e di Bonvesin da Riva. In campo extraeuropeo, la connessione più 
                forte è quella con il racconto dell'ascensione di Mohammed 
                da Gerusalemme al trono di dio, preceduta da un viaggio notturno 
                attraverso le dimore infernali: un racconto che non è improbabile 
                potesse essere conosciuto da Alighieri e dall'ambiente culturale 
                e sociale fiorentino dell'epoca, con i rapporti mercantili e culturali 
                esistenti tra le due sponde del mediterraneo. Per *Miguel Así 
                n Palacios, il primo studioso che nel 1919 ha connesso tra le 
                fonti alighieriani quella arabo-musulmana, l'architettura dei 
                regni d'oltretomba alighieriani non ha precedenti nella tradizione 
                'europea' dei viaggi nell'aldilà, è spiegabile solo 
                ricorrendo all'analogo viaggio di Mohammed: questo discorso è 
                valido sia per la struttura del mondo infernale sia per la successione 
                dei cieli nella contemplazione del paradiso, ma è anche 
                valido se si osserva l'impianto funzionale-concettuale, comprese 
                le leggi del contrappasso e la stessa metafisica della luce che 
                risente delle intuizioni del mistico al-Ghazali.  
                Alighieri va però oltre questi esempi e queste fonti eventuali, 
                surclassando tutti.  
                 
                
              
              
             
            
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