Louis
Delluc
Louis Delluc
Louis Delluc era nato a Cadouin nel 1890 (morì a Paris nel 1924),
aveva cominciato a occuparsi di cinema dal 1914. Si occupò di
estetica del cinema, tra i primi. Nel 1917 divenne redattore capo
e poi direttore della rivista «Film».
Nel 1918 (fino al 1923) cura una rubrica quotidiana sul «Paris
Midi».
Fondò la
rivista
«Ciné-club» (poi diventata «Cinéma»), dove scrissero
molti registi vicini a lui. Il gruppo verrà chiamato "scuola
impressionista francese", e tenterò di applicare le idee
di Delluc sul cinema puro: Germaine Dulac,
Marcel L'Herbier, Abel Gance, Jean Epstein. Nel 1920 Delluc
fondò il primo
circolo del cinema a Paris e scrisse "Fotogenia" (Photogénie).
Il concetto di "fotogenia" era presente anche nelle elaborazioni
teoiriche di Ricciotto Canudo, ma Delluc lo pose al centro delle
sue elaborazioni teoriche: la fotogenia è la qualità poetica
e intima delle cose che solo il cinema riesce a rivelare, grazie
alla sua natura di mezzo specificatamente visivo. Sua anche
la teoria del
"visualismo".
Nel 1920 Delluc mise in pratica le sue idee in film di grande raffinatezza
stilistica: Febbre (Fièvre, 1921),
storia melodrammatica ambientata in un bar del porto di Marsiglia.
Dramma sentimentale è La
donna da nessuna parte (La femme de nulle part, 1922). Anche
qui come in "Fièvre" rispetta le tre unità di tempo,
luogo, azione, all'interno di un nucleo narrativo estremamente
lineare. Delluc vi approfondisce la psicologia della protagonista,
interpretata da Eva Francis (sua moglie nella vita, attrice anche
in altri film impressionistici), e ne descrive le sensazioni quando
torna nella casa dove ha passato gli anni felici della giovinezza.
Nel 1924 Delluc muore, a soli 34 anni.
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