Stupore e tremori di Amélie Nothomb
di pina la villa
Stupore e tremori / Amélie Nothombe.
- Roma : Voland ed., 2001
"Il signor Haneda era il capo
del signor Omochi, che era il capo dei signor Saito, che
era il capo della signoria Mori, che era il mio capo. E
io non ero il capo di nessuno.
Si potrebbe dire diversamente. Io ero agli ordini della
signorina Mori, che era agli ordini del signor Saito, e
così di seguito, con la precisazione che gli ordini
verso il basso potevano saltare i gradini della scala gerarchica.
Per cui, alla Yumimoto, io ero agli ordini di tutti".
Inizia così il romanzo di Amelie Nothombe,
Stupore e tremori. E c'è già tutta la
storia e tutti i personaggi, nonché il luogo. Il tempo
verrà indicato nel paragrafo successivo - la storia
si svolge dall'8 gennaio 1990 all'8 gennaio 1991 - componendo
subito le tre aristoteliche unità che fanno di una
storia un romanzo.
Inizia il racconto. La protagonista arriva all'azienda e conosce
i suoi superiori: gli altri resteranno ombre, si suppone che
ci siano, ma non agiscono. Soprattutto conosce Saito, che
nell'attesa di farla parlare con la signorina Mori, le fa
scrivere innumerevoli versioni di una lettera inutile, e poi
lei, Fubuki, la signorina Mori, bellissima e distante, se
ne innamora subito, pronta così alle umiliazioni a
cui la sottoporrà.
Questa la trama. La giovane Amélie è
al suo primo impiego in "una delle aziende più
grandi dell'universo". Suo diretto superiore è
Fubuki Mori, donna imperturbabile che prova piacere nell'umiliare
la sua sottoposta. Inizia così la vertiginosa caduta
di Amélie, presto declassata a guardiana delle toilette.
Ma la discesa agli inferi è addolcita dalla contemplazione
della bella e orgogliosa Fubuki...
Amélie
Nothomb: scheda
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