Cose 55, di Edoardo Sanguineti


Cose 55.

ho scortato una Simona poetica (una rumena di Coclea, e in taxi, come sempre)
sino all'ingresso del Prado: poi l'ho continuata da solo, la mia corsa, fino alla Fundaciòn
Juan March, che mi ospita Schmidt-Rottluff: (l'espressionismo è il mio genere, proprio,
in qualche modo):
sono a cena, qui in casa Manolo, alla Princesa, e ti assicuro che la movida perdura, dura, ancora: (è anche un sabato sera, è vero, ma -
ma se arrivo al Tirol,
sarà un portento, dopo una bottigliona di Paternina Rioja (banda azul), e dopo un sorbete
de aguardiente de orujo, con pasas):
ma sono alla 405, ormai: (e una puttana fa chiasso,
al mio piano: ha già rotto un bicchiere, si sbatte):
(è soltanto per te, che l'altra sera,
a Genova, al Teatro della Tosse, ho spiegato (e ho capito) che cosa che è, davvero,
una tragedia):
(vedi, ho vissuto per essere un macho: e, se non è per questo, perché vivere?):

Edoardo Sanguineti

 

 


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