Nel
pollaio di stracci (da Versi guerrieri e amorosi), di Giovanni Raboni
Nel pollaio di stracci (da Versi guerrieri
e amorosi), di Giovanni Raboni
Nel pollaio di stracci
chi è stupido è feroce
come il gallo Starace
e il dindo Farinacci
sui cui colli protervi
s'avventano da stacci
rotti e paioli diacci
le forbici dei servi
perché fin nella pace
dove promessa fervi
s'imbandisca un'atroce
cena di sanguinacci.
Contesto
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