Revisione, di Folco Portinari


Revisione, di Folco Portinari


E poi si interroga che senso ha
se sa che non ne ha
preso in mezzo tra varie convinzioni
contraddittorie delle contraddizioni
di fare e dire
il neurone che ordina alla mano
che non sa
e nemmeno vorrebbe sapere
mentre invece sta inerte
rifiuta di contrarsi nel pugno
per convenienza di viltà
attento al coltello alle spalle
falsificata la carta d'identità
nome cognome anno di nascita
meglio se cambia la nazionalità
faccia a schiena killer e disertore
pronti come il papa a chiedere pietà
e perdono senza contrizione
e senza penitenza
ora che il peccatore si fa penitenziere
e plenipotenziario della storia
l'historicus rimescola le carte
dell'historica narrazione
gli assassini furono i bambini
ridotti in crema
cremati
per riempire i bignè
soprattutto non si chieda il perché
non esiste non c'è
se non la sopraggiunta viltà
di mezzo secolo più anziano
col neurone che non sa ordinare
alla mano di chiudersi in pugno
inerte ormai osservatore
della revisione
della sua identità
(si consiglia altresì di cassare
la parola alienazione
dal proprio dizionario
o gramsciano dal rimario
impoetico italiano
per deviante inesistenza
per assenza di storica consistenza
da sostituirsi con orbace)

 

Folco Portinari

 

 


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