Pier
Paolo Pasolini: Opere cinematografiche
Pier Paolo Pasolini: Opere cinematografiche
Nel 1957-1961 scrisse 11 sceneggiature cinematografiche.
Collaborò a "Le notti di Cabiria" di Fellini, "La notte
brava" di Bolognini, "La commare secca" di Bertolucci, "Ostia"
di Sergio Citti.
Nel 1961 è il suo esordio come regista
cinematografico con Accattone, primo di una serie di films
ambientati nel mondo del proletariato e sottoproletariato romano,
vissuto nei toni alterni dell'epos, della violenza, del pathos
lirico. Pasolini è osservatore attento di questo mondo
"ai margini" oltre che in "Accattone" anche in Mamma Roma (1962).
I bellissimi cortometraggi: La ricotta (1963), La terra vista
dalla luna, Che cosa sono le nuvole.
Lungometraggio è Vangelo secondo
Matteo (1964) che ha il sapore di una sacra rappresentazione
popolare. Più legato all'attualità è
Uccellacci e uccellini (1966) in cui si avvale dell'interpretazione
di Totò, il comico fino ad allora relegato dalla produzione
commerciale di serie 'b' si conquista un posto tra i classici.
Il film riassume in maniera poetica la tristezza lucida e la disperazione
di Pasolini.
Nei films girati nel 1964-1975 è l'espressione
emblematica del cupo pessimismo che va emergendo nelle sue opere:
dopo la trilogia di Decameron, I racconti di Canterbury, Il fiore
delle mille e una notte in cui prevale il fascino popolaresco,
colorato e vitalissimo, è il gelo terrificante e premonitore
di Salò. Alla militanza politica rimandano anche alcuni
documentari e pellicole di vario genere. Tra essi 12 dicembre
(1972) realizzato in collaborazione con Lotta Continua.
© Antenati, 1995-6
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