| "Le voci che parlano...", di 
                  Roberto Mussapi  
                    
                    Non è più la certezza d'un cammino 
                    che spinge il passo: il passo oltre se stesso 
                    procede, perché questo è il suo destino. 
                  E, a fargli strada, tutto un universo 
                    che oltre il termine ultimo, oltre il ciglio, 
                    s'espande perché ancora l'attraversi 
                  questo passare senza meraviglia 
                    di moto in moto, lungo uno schioccare 
                    secco, che suona, ma non fa scintilla. 
                    
..  
                    Tutto è stato sognato. Non c'è lume 
                    che guizzi più, né Ospite straniero 
                    che dall'abisso del suo ciglio illune 
                  dischiuda il varco, e al passo degli dei  
                    transiti in terra. 
                    Ormai l'ospite a prova 
                    di bomba dorme; e anch'io-sia onore al vero!- 
                  in questo buio pesto ora mi muovo 
                    quasi a mio agio, né m'occorre lume 
                    per sapere cos'è quel che m'investe 
                  il viso quando avverto 
                    il frangersi dell'onda: è solo spuma! 
                    
                  
                  
                  
                  Roberto 
                    Mussapi (da: "La polvere e il fuoco") 
                  
                   |