| "O perché mai...", di 
                  Gianni D'Elia 
                   O perché mai, da sempre, è una 
                    domanda 
                    inappagata la presenza femminile 
                    che in sé riposa, addormentata, o fuma 
                  arrotolando tra le dita cordellini 
                    da una ciocca di chiari e lisci capelli e sottili, 
                    e mentre lentamente scorre il fotogramma 
                  di vetro e visi da una carrozza affiancata 
                    e tutti i baci, le carezze, i sorrisi 
                    possibili dei vivi, se ne vanno - 
                  ah ingrata è la vita sola che non vivi 
                    e infantile e frustrata dal suo 
                    sbalordire, come ora, che non sai 
                  se sono gli altri o noi a partire, 
                    e nel cinetico illusire, alla stazione 
                    di Ferrara - bella ragazza che sarai 
                  signora - ancora a tacere per dire... 
                   
                    Gianni D'Elia 
                    (da: Sulla riva dell'Epoca)  
                   
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