Fonte: Repubblica web, 7 ottobre
2002
Eccellente autore ma anche interprete personalissimo,
ha segnato
con passione la canzone italiana. Molte collaborazioni con
altri artisti
Un grande cantautore tra poesia e impegno
di ERNESTO ASSANTE
Era il 1976 quando dalle frequenze delle
prime radio libere italiane uscirono le note di una canzone
che, per molti versi, può essere ricordata come il
primo vero e proprio inno "ecologista" della canzone
d'autore italiana, Eppure soffia. L'aveva scritta Pierangelo
Bertoli, cantautore di Sassuolo, lo stesso luogo di nascita
di Caterina Caselli, musicista di grandi doti personali e
artistiche, esponente di una scuola musicale, quella emiliana,
che ha saputo dar voce a tendenze moderne e al tempo stesso
popolari della nostra canzone.
Bertoli, scomparso oggi, a pochi giorni dal suo sessantesimo
compleanno (era nato il 5 novembre del 1942), non era mai
stato una star, non ne aveva lo spirito né gli atteggiamenti,
eppure molte delle sue canzoni sono arrivate al successo,
dalla già citata Eppure soffia alla bellissima Certi
momenti, da Pescatore a Spunta la luna dal monte, portata
sul palco di Sanremo assieme ai Tazenda. Rude e forte, impegnato
veramente in battaglie politiche e sociali, pronto a cantare
l'Italia con tutti i suoi pregi e i suoi difetti, Bertoli
ha attraversato la storia della canzone italiana affrontandola
con passione, combattendo contro i luoghi comuni, mescolando
volentieri la melodia alla poesia, al rock, al folk, senza
restare fedele a null'altro che a se stesso. E oltre a essere
un eccellente autore è stato anche un interprete personalissimo,
sia quando cantava Sogni di rock'n'roll di un suo conterraneo
allora sconosciuto, Ligabue, sia quando si metteva alla prova
con repertori apparentemente lontani dalla sua sensibilità
(Paolo Conte o De André).
Lontano dai clamori, "inadatto" per natura alla
programmazione delle radio, personaggio "difficile"
per la televisione, orgoglioso e appassionato, con la sua
sedia a rotelle cui l'aveva costretto la poliomelite, Bertoli
si era costruito una carriera di cantautore, fatta di concerti
in tutta Italia, dell'affetto di fan fedelissimi e di un pubblico
che nei venticinque anni della sua avventura musicale non
lo ha mai abbandonato.
(7 ottobre 2002)
Contesto: Pierangelo
Bertoli
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