Christa
Wolf
Christa Wolf
Nata
a Landsberg nel 1929, visse nella RDT (Repubblica Democratica
Tedesca), allora assoggettata al regime socialista filo-russo.
All'interno del mondo intellettuale tedesco ha svolto in quegli
anni un importante ruolo di resistenza morale.
Il suo primo romanzo, Il cielo diviso
(Der geteilte Himmel, 1963), storia di un amore nella Germania
divisa, divenne uno dei testi più letti e discussi nel
suo paese. Riflessioni su Christa T.
(Nachdenken über Christa T., 1968), scarna biografia di un'amica
scomparsa, scava nelle difficoltà dell'individuo a inserirsi
nel socialismo reale degli anni '60. Successivamente Wolf ha esplorato
i modelli di comportamento della generazione cresciuta con il
nazismo ne Modelli infantili (Kindheitsmuster,
1975), e le analogie tra i poeti romanticisti e gli intellettuali
a lei contemporanei in Nessun luogo : da nessuna
parte (Kein Ort : Nirgends, 1979).
La sua cosa migliore è forse da considerare il racconto
Kassandra (1983). L'opposizione tra la
profetessa e la società troiana allude alla minaccia del
conflitto nucleare, in cui l'individuo, a Est come all'Ovest,
è ridotto a mero oggetto amministrato. Sempre alla rilettura
del mito greco è dedicato il romanzo Medea:
voci (Medea. Stimmen, 1996).
Le difficoltà personali che il 'crollo del muro di Berlin'
dopo l'esaltazione delle prime ore, ha portato nella vita e nella
stessa produzione letteraria di Christa Wolf è indicativo
del processo di annessione che la Germania dell'est ha subito
nel dopo-guerrafredda.
Bibliografia: Christa Wolf
Der geteilte Himmel (1963)
Nachdenken über Christa T. (1968)
Kindheitsmuster (1975)
Kein Ort : Nirgends (1979)
Kassandra (1983)
Medea. Stimmen(1996)
Letture
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