 Tiziano
Sclavi
Tiziano Sclavi
Tiziano Sclavi è nato a Broni [Pavia]
nel 1953, è vissuto a Milano. E' stato soprattutto sceneggiatore
di fumetti: si veda soprattutto il mensile «Dylan Dog» (che negli
anni '90 ha avuto un grosso successo tra i giovani). Sclavi è
stato redattore del «Corriere dei Piccoli», ha inventato giochi
per programmi tv, ha scritto testi per canzoni. Ha pubblicato
le opere di narrativa I misteri di Mystère (Bietti 1973,
Mondadori 1992), Film (Il Formi chiere 1974), Guerre terrestri
(Rusconi 1978), Mostri (in: Il belpaese 2, Camunia 1985), Tre
(Camunia 1988), Dellamore Dellamo re (Camunia 1991), Sogni di
sangue (Camunia 1992), Nero. (Camunia 1992) che contiene anche
"Film".
Nei suoi testi è la stessa predisposizione
per il sanguinolento e per il taglio cinematografico che si ritrova
in «Dylan Dog». Così "Nero." è una sequenza di uccisioni.
Il protagonista si ri trova a essere (scambiato, ma anche lui
non sa chi è) un altro. L'altro rispunta alla fine e con
lui va la sua donna-sciocchina. Il meccanismo procede per scatole
cinesi, con senso dell'humour nero: sono le cose migliori di un
testo che possiede alcune cadu te specie nelle "dichiarazioni
metafisiche" (il non sapere chi si è, ecc.). L'accusa di
Francesca di chiedere sempre scusa al mondo con la risposta, dopo
le scuse del protagonista, "sì, ma io non sono il mondo"
ecc. che al di là della battuta ha forte il sapore della
citazione, mentre citazione è quando "con sorriso autoiro
nico" il protagonista pseudo-Zardo dice "ho scelto il giorno giusto
per non smettere di fumare" accendendosi una sigaretta (il film
è "L'aereo più pazzo del mondo", un cult del 'demen
ziale'). Nello stesso libro è la ripubblicazione del testo
già pubblicato presso una casa editrice minore e nel frattempo
scomparsa, "Film". Quelle di Sclavi sono sceneggiature cinematografiche.
In lui è già la coscienza della fine del romanzo
come genere autonomo.
© Antenati - 1994-1997
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