Peter Russell
Peter Russell è nato a Bristol nel settembre 1921
(è morto nel gennaio 2003 a Castelfranco di Sopra [Arezzo]).
Era parente del filosofo Bertrand Russell. Influenzato da
William B. Yeats, conobbe Pound ed Eliot - che lo aiutò
finanziariamente -. Ha viaggiato molto. Combattente in Birmania
con le truppe indiane, per otto anni nell'aviazione britannica:
in Germania, Estremo Oriente, Africa, Olanda. Nel 1944 si
salva da un attacco tedesco attraversando il Reno a nuoto.
Ha soggiornato in Francia, Canada, Stati Uniti, Cina, Iran,
Italia. E' stato a Venezia, poi a Firenze come professore
universitario. Conobbe Montale e Landolfi frequentando il
caffè Giubbe Rosse; Ungaretti e Quasimodo. Nel 1982
si trasferisce con la seconda moglie e i tre figli a Pian
di Scò, nel Valdarno, dove abita alla Turbina, un vecchio
mulino in collina. Nel 1990 un incendio manda in cenere parte
dell'archivio e della biblioteca di 30 mila volumi: "colpa
di un ghiro che saltando da mucchio a mucchio ha fatto precipitare
alcuni libri nel camino". Nell'aprile 1991 è colpito
da collasso e ricoverato a Castelfranco di Sopra. Nel dicembre
2002 riceve la cittadinanza italiana, richiesta da un gruppo
di amici che in questo modo speravano di poterlo aiutare finanziariamente.
Cieco, continua a scrivere poesie e lettere, e a fumare Nazionali
senza filtro, nell'ospizio di Castelfranco fino all'attacco
di enfisema polmonare che lo uccide.
Russell è stato un poeta fluviale. Iniziò
a pubblicare i suoi versi nel 1939. Ha scritto oltre 3 mila
sonetti, influenzato dalla musicalità di Petrarca.
Russell amava i ritmi semplici, l'osservazione della quotidianità,
il richiamo alle mitologie, i simboli della natura. Poeta
colto, con echi da Agostino a Foscolo, Gongora e Coleridge.
L'ultimo suo libro è stato "La catena d'oro"
(edito da Paideia). E' stato considerato tra i maggiori poeti
del modernismo novecentesco, candidato al nobel.
Bibliografia: Addio a Peter Russell, il poeta
che non voleva più lottare, di Paolo Di Stefano,
in: Corriere della Sera, 23 gennaio 2003, p. 35.
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