Storia della letteratura europea - Torna in homepageTadeusz Rózewicz


Tadeusz Rózewicz


Tadeusz Rózewicz è nato a Radomsko [Czestochowa, Polonia] nel 1921. Partecipò alla guerra come partigiano, ma vivendola come una catastrofe della moralità e come incubo fisiologico: la sua prima raccolta di versi, Inquietudine (1947), esprime lo sbigottimento dell'uomo di fronte alla crudeltà e alla solitudine. Le raccolte poetiche successive, come Il guanto rosso (1948), Cinque poemi (1950), Il tempo che va (1951), riflettono il tentativo di recuperare una dimensione sociale. Il mondo contemporaneo e i suoi problemi sono al centro di Versi e immagini (1952), Pianura (1954), Forme (1958). Seguirono: Colloquio con il principe (1960), Il nulla nel mantello di Prospero (1962), Il volto (1964), Diario traumatico (1979), nei quali Rózewicz ha espresso in modo sempre più limpido la sua severa ispirazione morale. Rózewicz è inoltre autore di notevoli lavori teatrali, di tipo grottesco, in cui sfruttando alcuni elementi del teatro dell'assurdo, intreccia lirismo e satira, naturalismo e parabola: Cartoteca (1960), Il gruppo di Lacoonte (1961), Atto interrotto, Il vecchietto ridicolo, Se n'è andato di casa, Spada e spaghetti (1964), La partenza del morto di fame (1976), Nella fossa (1979).


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